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Date post: 24-Jul-2020
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- •r'k- ".t'--- •* : L REGIME f^ARTEPr 30 NOVEMBRE 1937 - Anno XVI * CREMONA - A. XXIV • N. 2S5 hZZ! OALIOONAMCJMÌO: 1.,1« , t„p„o-. A<,no L. 75; S e » « t « L 38: Trim«lr. L. 20; E««o ,,U \umrro «palato, ceotoinu 30; Artei»^, 50. _ GH abboDamenti n ricevono « nMtri uffici cz. Rca=z Ammin.iii-«.; Va Anguissoi. . TeJef. R«dat. 15.75; Amcilm«tt«. 23-13 _ C C P . 3-591 Fondatore^ ROBERTO FARINACCI "LA VITA ITALIANA,, Rioista politica mensile - Abbonamento annuo L. 40 - S. A.: Filiale di CREMONA viaJ-etia 25 Mai» - TeW^no 18-25 Centale ài affilano ' J"": L^ Italia riconosce Manciukuo Messaggi del conte Ciano ai ministri degli Esteri mancese e giapponese iinclii Ti Ki espansione nipponica -.'icro del Manciù Ti Kuò, detlo .-, iiicn'Le Manciù-kuò ha assua- . i;a l'orma statalo odierna il ••:co 1934, data dell'incorona- •.;;,;rimperatore Kang Teh, uì- •.•..-ccndenLe delia dinastia che 'Ai al 1912 aveva regnato su .i Celeste Impero Due anni ... .1 28 febbraio 1932 il Gap- ,;\cva proclamato l'indipenden- . '.3. Alanciuria, poi vi arcva ag- .1 la grande provincia del Jehol, ..-.-taia nell'inverno .1932-1933. Slato che l'Italia oggi rico- ; 1' copre una superficie di 1,286 . .. kmq. e conta circa 34 Biiìioni ipolazione. E' diviso in quattro ;.-.;.ri: Provincie; Hei-lung-kiang, ,-:.-.•;. Feng'tien e Jehol. E' un paese ; y e con splefidido a%'venìre. Aiti'a ••. a ne facemmo la storia: qui oc- i \iv. ripetere come, moltiplicando ; iH-ia di altissima civiltà già com- r. ;ri dal Giappone nel Kuancung t c.:w la zona delia Ferrovia della :'..;uciui'ia meridionale che dal 1905 t. 1931 rappresentarono un'oasi di ,"i;-.'jro e di progresso nel deserto del- i ..diarchia cinese, dal 1931 ad oggi i'..:nmuiistrazione mancese guidata ci.i quella nipponica abbia proce- f.-.;;o febbrilmente ma sistematica- ir.Liue a mettere in valore il paese. li programma in v^a. di attuazione f -randioso: 25 mila km. di ferro- -, :(>. 60 mila di rotabili, sfruttamento :;;'icnsivo dì giacimenti minerari, so- prattutto di carbone, coltivazione di cotone, soia, sorgo, miglio, frumento, mais, ta'oacco, canapa, pistacchio, !-c'La Tussab fornita da bombici sel- »asgi che si nutrono di foglie di Quercie; incremento a! patiimonio i;ootEcnico già grande ed^ alleva- riicnio di 10 milioni di pecore me- r.nos con cui il Giappone, che non possiede lana, pensa di liberarsi dal- ia .schiavitù dei mercati australiani! e sud-africanL Gli imjestimenti di capitali giap- ponesi in Mànciuria sorpassano at- tuahnente i 30 miliardi di lire. Il Giappone non ha mirato, come già fin dal 1931 chiarimmo su que- ste colonne, a fare della Manciuria una colonia di popolamento (non vi sono a tuti'oggi più di; 300 mila giapponesi in Manàuna) poiché' ìl- contadlan giapponese, abituato al. clima nMuittimiS-ddie sue-iBnumere- voli isole, non vive bene nel .Conti- nente asiatico, ma a sviluppare l'economia, mancese .(come oggi quella mongola) per fare l'interesse del paese e in pari tempo il pro- prio creando grandi risorse per l'ali- mentazione e l'industria: insomma, per trovarvi materie prime e mer- cati. Non è certo un'opera di pura filan- tropia quella svolta dal CSoverno di Tokio, .ma essa innegabilmente ha date coscienza di sé al popolo man- cese, lo" .ha difeso, gli ha dato un proprio Governo, io ha sviluppato economicamente in modo, meravi- glioso. Ncssimo in Europa e a Ginevra, rammenta le stragi, i saccheggi, le QL'vastazioni compiute dalia Mosca zarista e più ancora da quella so- vieiica non solo in Mànciuria ma in fjiia l'Asia orientale I mancesi elle hanno dovuto sopportare quelle atroci gesta le ramnientano invece con orrore. Bisognava dimque difen- c;t'rc la Mànciuria e indirettamente :; Giappone dal contagio sovietico ;ÌJL- oggi raddoppia l'orrore del- - .;vanzata moscovita. Bisognava poi •i:c'.iere in valore if paese, sia per .^uo stesso interesse e perchè aves.- •• l&rza di vivere e di reiiistere, sia ;• 'jostituire con il Giappone amì- '.m grande lei'ritorio autarchico •r.ij sfuggire alla indiretta domina- ::c del capitalismo anglosassone. -'.:.);;ce la minaccia, duplice la di- -' il popolazioni mancesi, già ta- r.. •..agiate, massacrate e impoverite .l'anarchia cmese ed anche, per •c-ve periodo, dalla dominazione ". iSsa, hanno alfine conosciuto l'or- wino, la tranquillità e la buona am- ministrazione all'ombra della spada ".ipponica e delle forze armate na- '".onali che, sotto la guida di uffi- aìi nipponici, costituiscono già un '.lO elemento di potenza da tenere . r:.'<pctlo le orde sovietiche che ono addensate alla sua frontie- . Due cifre indicano l'opera di ci- :a compiuta dal Giappone: nel •Ì.5. dopo la guerra russo-giappo- • - -u. la Mànciuria (escluso il Je- . • contava appena 12 milioni di :fint;, ossi lo stesso territorio ne •;.;a 30. "Una '.grande parte dello rc.scimenio è data dall'emigrazlo- c;nc.se la quale, sfuggendo il di- - ;d;nc e i massacri delia «libe- . C;na repubblicana, è venuta a .".p.re e vi ha trovato possibilità •'Ila e di lavoro. E con essa sono :'a mezzo milione di russi bian- .... profughi dal paradiso sovietico. ;: Primo Ministro mancese, Mii- -• -cialìo Ciang Cing-Hui, in una •-r.iarazione odierna alla nazione, n 3. ragione ha detto dunque che . Mànciuria dimostra al Giappone .-uà riconoscenza sostenendolo • "• : l'attuale lotta contro la Cina, la ."aie mira a rendere definitiva la -t.'. nell'Eitremo Oriente. Il Co- rno d! Ciang Kai-Scek infatti su- •c'j sempre più la pressione sovie- •:; il Comintem, giucca in Cina .; partita suprema 11 nemico del- ;:iìanità, ha" soggftmto il Mare- ;Ì1;O, e il comtmismo, ideologia -•'-, del resto, è incompatibile con . mentalità delle razze estremo- ci-.entali: ora il Giappone, con la : -;a opera, ha allontanato .questa " -'•r:biie minaccia. Nonostante le -:'iu-:.~.ìime difficoltà esteme e in- ii-rne. tutte superate, e nonostante -.1 Le:?a delle Nazioni che già con •52 voti cercò di opporsi a quelli di 'i'j milioni di abitanti, la Mànciuria ^•:utata dal Giappone ha salvaguar- cato la propria esistenza,"^l'ha resa soiida e sicura, ha avuto uno 'svi- luppo di ricchezza e di popolazione che non ha precedenti. Cai riconoscimento uiBciale odier- no l'Iialia constata che il Giappo- ne ha mantenuto le sue promesse. Non ha compiuto in Mànciuria una opera di schiavismo ma di difesa" e di liberazione. Perciò essa è so- lidale con il Governo di Tokio che lotta contro i comuni nemici, con- tro le due forme di imbarbarimen- to e di sfruttamento che minaccia- ne il monào: il comiunisnio e il.suo subdolo alleato, il capitalismo .anglo- sassone sotto la guida ebraica. Maurizio Claremoris Il CBiDiuilcoio oIBclìile ROMA, 29 sera. In data odierna il Governo fa- scista ha proceduto al riconosci- mento formale del Manciukuo e alla istituzione di una Legazione in quello Stato. Il ministro degli Affari Esteri, conte Ciano, ha inviato i seguen- ti telegrammi: ' « S. E. il Ministro degli Affari Esteri del Manciukuo — IV^el mo- mento in cui si iniziano frai no- stri due Paesi regolari rapporti, desidero far pervenire a Vostra Eccellenza i cordiali saluti del Go- verno Fascista e del Popolo ita- liano, insieme con gli auguri più sinceri per l'avvenire del Manciu- kuo. — CIANO, Ministro degli Af- fari Esteri d'Italia ». « S. E. Koki Hirota, Ministro Af- fari Esteri dei Giappone, Tokio""— D'ordine del Duce, sono lieto di in{ormare Vostra Eccellenza che il Governo Fascista ha deciso di procedere al riconoscimento for- male del Manciukuo, e alla isti- tuzione di una Regia Legazione in quello Stalo. Il R. Console Gene- rale in Mukden è stato incaricato di notificare ufficialmente quanto precede al Governo del Manciu- kuo. — CIANO. Ministro degli Af- fari Esteri d'Italia ». gratitudine M ManciÉyo Tokio, 29 notte. L'Ambasciatore del Manciukuo appena appresa, la notizia .del"ri- conoscimento italiano. delT^asneiù- •kuó,' ha-., dichi^àtb- ' àlla''-'^^a^8a' nipponica che- il.suo Paese Ifia.ed" avrà la piì; .prpfonda .gratitìttìfie' per l'Italia che è stata la' prima", fra le potenze oecidentaU s lieo-' noécpré il nuovo Stato. L'Amba- sciatore dopo aver pregato la stampa di rendersi interprete dei suoi sentiménti personali ha espre.s so auguri di sempre m.aggiori f c - tune all'Italia e di sempre più stretti ed amichevoli rapporti tra il suo paese e la Nazione italiana. Un portavoce del ministero de- gli Esteri, a proposito delricono- schnento del Manciukuo da parte deU'Italia. ha dichiarato che la inaugurazione dei rapporti diplo- matici formaU tra l'Italia e il Manciukuo era non soltanto de- siderabile per la promozione di amichevoli relazioni tra le- due Nazioni ma anche un fatto pieno di significato politico'. Il portavo- ce ha detto di ritenere che il for- male riconoscimento del Manciu- kuo da parte dell'Italia è una na- turale conseguenza della lotta con- tro la terza intemazionale e una prova delle inseparabili hnone re- lazioni tra il Giappone e il Man- ciukuo.' Il portavoce ha", ricordato come l'Italia nel dicembre dello scorso anno abbia EÌaperto U. con- solato generale italiano di Muk- den. atto,che fu g-enieralmente ri- conosciuto. comeV'pi'ecursore del suo attuale riconoscimento del Manciukuo, mentre il Giappone, pure nel dicembre dello stesso an- no, aveva riconosciuto l'annessio- ne dell'Etiopia aU'ItaUa. abolendo la Legazione di Addis Abeba e so- stituendola con un Consolato ge- nerale. L'agenzia Domei commenta il riconoscimento italiano del Man- ciukuo. dicendo che i rapporti tra i due paesi diverranno sempre più cordiaH e stretti, conseguentemen- te il Manciukuo importerà più materiale industriale dall' Italia. Aggiunge che, intanto, progredi- scono le trattative commerciali !- talo-nipponiche, mentre la Spa- gna di Franco per il cui ricono- scimento, da ' parte nipponica, mancano sole poche lormalità, sa- rà ufScialmente riconosciuto sen- z'altro il 1. dicembre prossimo. L'agenzia Domei assicura che''tra poco anche l'a. Germania ricono- scerà U Manciu-kuo. Il cap» del direttorio del partito « Seiyukai-), sig. Matsumo, ha esprèsso 'alla stampa giapponese la ^soddisfazio- ne del suo partito per, il ricono- scimento italiano del. Manciukuo, dicendo che esso costiti^ce una concreta dimostrazione "tìel'chiaro atteggiamento e della fermezza' italiana, n sig. Matsuno ha con- cluso dicendo che il fatto che si riconoscano sempre più la verità e la misura di contributo che l'o- riente può dare alla pace costi- tuisce un singolare auspicio. Il cape nfel diì-ettorio del - partito «,'Mi|lséito,-» sig., Xoizumi?;;ha det-. ì b C''siàà-.vòlS^;èhe-il- siksmós^psen- to àtaUsao .jd^l^Jtoncitiiniò'"niastra la 'giusta cSnoscfetiza che rjttalia.. possiede inorilo "a fàttii-'uòmtoi; e circostante relativi alCestremó o- riente. » Alla H. Ambasciata d'Italia .na avuto luogo una colazione in ono- re di S. A. Imperiale il pr^cipe Chichibu, frateEo dell'Imperatore Le direttive del DuceiTravÉeÉ avanzata de tfDjipe iinpÉli ai Prefetti del Regno ' . . La "seconda linea HIndenburg,, oltrepassata ROMA, 29 sera. Il Duce ha concluso il rappor- to annuale tenuto nella sua qua- lità di ministro dell'Interno, ai Prefetti del Regno. Attraverso l'esposizione dei ca- pi responsabili nelle Provincie, anche quest'anno separatismente e dettagliatamente intrattespiti, il Duce ha passato in rassegna tutti gli aspetti della vita politica ed economica e sociale dell» Na- zione. Le condizioni dell'agricohara e delle industrie, Io stato dei fe%'ori pubblici, la posizione demografi- ca, la situazione dei prezzi si mi- nuto, gli aspetti deU'àssistensa, lo spìrito della popolazione sona sta- ti in ogni provincia argonjs^te di particolare esame e il Dase in vari casi, è intervenuto con tfaet- ti e immedig*i stanziamenti di fondi per incrementare opere pubbliche di notevole interesse igienico e sociale e per lenire si- tuazioni di particolare di&agio in alcune zone agricole colpite dalle avverse condizioni meteo- rologiche. Il Duce, alla fine del raBPW- to, ha rivolto un vivo elogio ai Prefetti per l'opera svolta con fattiva collaborazione dei segre- tari federali in tutte le Provincie ove le popolazioni vivono disci- plinate e laboriose nel clima po- litico del Regime. Il Duce ha impartito ad ogni Prefetto le precise direttive nel campo politico ed economico per r.4nno XVL n inìlìens eiferlo a! Dyoe a lavere di ooere piitiliiiclie Roma, 29 .sera. Il Duce ha ricevuto dal prof. Al- berto Boneduce la somma di un milione di lire quale seconda of- ferta del Consorzio di credito per le opere pubbliche. Il Duce ha destinalo anche que- sta somma per opere pubbliche nelle Provincie di Aosta. Imperia. Littoria, Potenza, Sassari. Savona e Terni. La ilotta procede lungo il Fiome Azzurro Tumulti e attentati neir Egitto senza pace Esasperazione ne! Partito wafiSIsfa In se- guito a un attentato contro Hahas pascià Le provocazioni di Campìnchi Deplorazioni rivelatrici della stampa francese Roma, 29 sera. Il Giornale d'Italia stasera pub- blica : « La nostra denuncia del di- scorso di Campinchi, ministro della Marina da guerra francese in ca- rica, pronunciato a Tolone il 23 ot- tobre e da noi rilevato soltanto do- po che abbiamo potuto averne la precisa conferma ed il testo inte^ graie, ci è valso una duplice smen- tita da Parigi dal Campinchi e dal- l'Agenzia Havas ed un disordinato sommovimento di una parte della stampa parigina la quale, avallando senz'altro queste smentite, ha pre- teso accusarci di una nuova mano- vra contro la Erancia confandola coi più disparati avvenimenti della polìtica eiuropea. I fatti pensano* nel- la loro rapida successione a rimet- tere le cose a posto.' In data 28 novembre infatti, il Petit Marseillaìs nel suo articolo dì fondo, rimprovera Campinchi per due imprudenze^ « l'aver evocato in pubblico un conflitto ipotetico » e di « aver smentito. l'Incidente invece di ricondurlo alle sue gius'Le (?) pro- porzioni ». Nella stessa data del 28 novembre il 5oZeiZ di Marsiglia, pure nel suo articolo di fondo, deplora ffla goffa baldanza di Campinch' nelle sue manifestazioni di sentimenti- estre- misti » e dichiara inammissibile per un ministro a impegnare un- intem paese in una campagna contraria ai sentimenti della Francia». Ed il giornale prosegue : « Campinchi rap- presenta soltanto se stesso. La sua smentita è una menzogna. Si chiede per quale, aberrazione la Francia sopporta ancora- tah capi che la tra- scinano inevitabilmente verso la de- cadenza e verso la guerra ». Anche in data del 28 novembre ri Marseille Matin, che vuole fare da pacere, pur lamentando che la stampa italiana ingrandisca il__di- 'icorso Camoinchi, riconosce che questo discorso «è stato altamente inopportuno e maldestro». Infine, sempre il 28 novembre, n Marseaie .Soir scrive che « Car^m- cl*ha avuto evidentemente torto a pronunciare il discorso di Tolone» pur ritenendo che « la reazMne ita- liana sia stata eccessivamente viOr lenta». . ,. „„„ Ecco, dunque, come si diceva, (jampincbi smentito nelle suesHMi- tite anche in Francia. Ed ecco quin- di definitivamente acquisito alla-Sto- tìa dell'Europa e dei rapporti in- temazionali questo nuovo docum^- to aggressivo della.politica uffitaale. del Fronte popolare-francese. L'au- tenticità del docuinento é concietam dalla stessa stampa francese più m formata e sincera che rsi al dì fuori della Francia ufaciale che smentisce, la Francia nazionale che deplora e sente ancora la re- sponsabilità ixilitica e civile dei suoi govemantL Riconfermata l'esistenza del gesto di Campinchi, appare na- turalmente in tutta la sua artifi- ciosità e mediocrità di salvataggio inutile dell'ultima ora il mo'viniento della stampa parigina che in un su- premo tentativo vorrebbe scambiare per provocazione italiana quello che era e rimairà nei decenni la nuova provocazione firancese. Appare so- prattutto come "Una nuova prova di provocazione francese, più di un partito che di un'intera nazione, la incauta insolenza della solita Oeuvre indirizzata all'Esercito ita- liano di Caporetto, che fa ridere, per non perdere i contatti con Cam-i pinchi l'ingiuriatore e lustrargli, da' buon servo, gli stivah. Caflipinclii era ubriaco? Una informazione k "le leinps,. ^ ,„. ., Parigi, 29 notte. SuU incidente del discorso Cam- pinchi, il Te-mps pretende accredi- tare una versione uXtraienitiva eh» VI trasmettiamo in succinto a ti- tolo di cronaca. Il 23 ottobre all'indomani del giorno in cui aveva pronimciato al Municipio di Tolone il discorso ufficiale che a suo tempo i giornali francesi riferirono ed in "cui non si parlava se non di lavori di pa- ce, il ministro si sarebbe recato ?! porto in compagnia di un gruppo di ufficiali di marina che gli face- vano gli onori. Riconosciuto al passaggio dai marinai del piroscafo Generai Bo- naparte, quasi tutti còrsi, fu invi- tato a salire a bordo. Sebbène di- sponesse dì poco tempo, énveaéo riprendere - il treno ' per Parigi. .Campinchi, acconsentì, è si-intrat- tenne coi propri elettori a parla- re del più e del meno, menile si sturavano delle bottigUe di sciam- pagna e si brindava allegramente. Avendo il ministro trincato con gli altri, dobbiamo forse conclu- derne che, riferendo, questi parti- colari, il Temps -vuole lasciar in- tendere che la sua lucidità menta- le non era più intera? .. Sarebbe un invocare per lui le circostanze attenuanti: inaile cir- costanze attenuanti non hanno mai fatto assolvere nessuno. Il Temps soggiunge sotto la propria .respon- sabilità che Ajaccio non è più base-navale.'dal 1911 e che inCor- àca. non. ci sono né aeroplani né idrovolanti.- né na-vi- da guerra. L'inform'azdone è troppo audace per essere presa sui serio. mobilitate e le truppe consegnate. I giornali esprimendo la loro emo- zione e condannando il gesto scri- vono che l'attentato è il risultato della violenta polevaca e della lotta politica travagliante l'Egitto da qualche mese tra l'opposizione e il Wafd al potere, polemiche e lotte che nell'ultima settimana ha^no assunto aspetti gravi, tra cui i disordini studenteschi. La scorso notte •H'Mmero.^i manifestan- ti sono riusciti a sfondare il cor- done di polizia davanti alla casa di Mokamed Mahmud capo della L'attentatore è risultato un egi- ?,'^fÌ^SJÌl'^^^2ì±t^I'!^Ì^\.'^^., ziano, il cui nome è Szedine Ab- del Khader, che è stato subito ar- restato. Egli appartiene alle Ca- micie Verdi, la cui divisa — ca-, micia verde e calzone corto fcaki-v Cairo, 29 notte. Ieri sera' il Primo Ministro egi- ziano Nahas Pascià è stato fatto segno ad un attentato mentre si recava in automob'ile da Eliopolis al sobborgo cairota di Shucro, per partecipare colà ad un ricevimen- to in suo onore. Un egiziano "na sparato quattro colpi di rivoltella, uno dei quali ha forato la lamiera dell'automobile ma non ha ferito il Primo Ministro. L'IfiierregiiloFìo deiratlgfllaiore hamed Mahmud hanno fatto fuoco sugli assalitori con pistole e fucili da- caccia. Ventidue persone sono rimaste ferite due delle quali gra- vemente. 1 ™ „ ^ j ni *-.„-,-'U l'locali dell'organo dell'opposi- -porjanaal momento '^^^ « K ^ l storne. JEI, Bsàa^ ^ono stati dan- Tieggìnti. Le autorità proseguqrio .ntapto l'inc^^esta per Vdttentato •cotJlrp,^àft.(2à''^<lSé®. -Stamani so- fioiion&ivdte He.fmanifé'stalziorii in ,taj|tt.i .jgttorjij^rj', della città. .La resti'tfà.'Èui" -Quello deWavv.' K-a- mel Aussein. presidente dell'asso- ciazione « Gióvane Egitto » cui fanno ' capo le camicie verdi. tato. Egli è tun, giovane-alto,, 1n£- grò, -di carnagìiìtte biatiea, impie- ^ato- dattiTiìaTafv^t^nistexoMel- WAffrìcoltUì^a con lo, stJges'&o A dh ,600,ì)iastre mensili, .Egli'ha.'tìom- ièiJiSiV0li''^stÌKÌì'- presso ; i-Jjsèrfes;' qiiiwdi' fo^sò- .la''SsaBlà Jrdnc^a, •di Diritio'al' CaircL 7$aìte'ntatàte è stàtpr:-..trovato con due pistole: una Brovining, -con cui h'a tirato quattro palle contro l'automobile di Nahas (nel caricatore sono 15 palle) e una Mauser caricata con tre palle. Jussef Gh-indi, ' sottosegretario all'Interno, il Procuratore Gene- rale, il Comandante della polizia, tutti i sostituti del Tribunale, tut- ti gli ufficiali della sezione poli- tica della Sicurezza Pubblica si recarono al posto di polizia di Eliopolis dove venne trasportato l'attentatore ed hanno proceduto al suo interrogatorio. Szedine, che ha^fatto confessioni complete, ha dichiarato che in se- guito alla lettura del trattato an- glo-egiziano, ha constatato che Na- has ha fatto più male che bene all'Egritto e. perciò si era deciso fin. dall'anno scorso di uccidere U Premier. Già- altre volte aveva tentato dì eseguire il suo progetto anche recentemente durante la «isita dì Nahas a Pay'eda Leinab, ma non c'era riuscito in seguito alle mi- sure protettiii'e che sempre la po- lizia è solita a prendere. Ha ag- giunto che nessun altro lo aveva incitato a commettere l'aggres- sione e'che se riavesse la libertà ripeterebbe l'attentato. Al domicilio dell'attentcfore lo' polizio ha trovato manifestini e documenti indicanti che Ezzenin appartiene all'organizzazione del Giovane Egitto e cioè 'aUe Ca- micie verdi, organizzazione proi- bita lo scorso anno da Nahas. La polizia ha arrestato tre donne pa- renti dell' attentatore. "- All'arrivo .nella sala, dove doveva tenere il* preannunciato discorso, Nahas ha sciolto la riunione politica dicen- do che V suoi doveri di ministro degli Interni lo chiamavano al- trove in seguito all'attentato. « Una mano criminale — egli ha detto —• si è diretta ora con- tro di me tirando quattro colpi di pistola contro l'automobile, ma Dio, che mi protegge, mi ha sal- vato ». Quindi ha raccomandato la calma ed è rientrato al pro- prio domicilio. Severe niisiire iVahos ha poi racco-ritato questi particolari : « Ho lasciato la mia casa alle ore. 9 diretto a prendere Makrain Ebiid per recorci olla riunione politico di Scimbra. Ero solo nell'automobile con l'autista. Al momento di attraversare la li- nea del metro intesi quattro deto- nazioni ma l'agente stradale colà di guardia ci disse: uNcni è nien- te »; allora il mìa autista prose- guì però guardando indietro, mi accorsi di non essere più seguito dalla macchina della polizia che mi scortava: «Deve^esserci qual- che cosa» pensai, e Munto a casa .di Màkram feci chièdere notizie. 'Seppi così che effettivamente un giovane aveva tirato quattro pal- lottole contro- la mia vettura ed ho quindi constatato che una pal- la aveva colpito il margine del vetro; proprio dove stava io. Ba- stavano- cinque-centimetri più ai- tale la palla avrebbe attraversato il vetro diretta giusto al cuore ». Severissime misure sono state prese poiché si temono conflati- in- piazza.. Infatti le- cam.-tcie a z - zurre wafdìste. sano a ^entertrat-- tenute'.dòlJa.-loro sete-di .vendet- Il crescente carovita esaspera la popolazione inglese Londra. 29 notte. Il problema del carovita, del continuamente crescente carovita, continua ad angustiare la popola- zione inglese e soprattutto quella gran parte che deve far bilan- ciare il salario magro con -spese che-soltanto in piccolissima parte contengono il prezzo dei viveri, del carbone, degU affìtti, del ve- stiario. I giornali laburisti parlano oggi di « scandalo » nell'aumento dei prezzi delle primissime neces- sità familiari. Per comprendere quanto grave sia la situazione, bi- sogna tener presente che l'Inghil- terra ha svalutato nel 1931, che quindi gli aumenti dei prezzi non sono giustificati come in altri pae- si dove le monete si sono alli- neate recentemente e dove l'alli- neamento è stato almeno in parte compensato con congrui aumenti delle mercedi. Itegli- ultimi dodici mesi ÌL-prezzo del latte è auinen- tato.^ 55 centesimi di lire al li- tro, ip%jaiiie di 45 centesimi per ogni forma, le uova sono sempli- cemente raddoppiate di prezzo, i giornali,.rilevano che i prezzi at- tuali sono confrontati a quelli di un armo fa, quando cioè la de- pi-essione economica era ormai ben superata, e quindi neanche la scusa dell'aumento dei prezzi m seguito àUa ripresa economica ha valore; al contrario, tutti i prezzi all'ingrosso sono caduti, e alcuni notevolmente, in confronto a do- dici mesi addietro, e 'quest'anno il raccolto del frumento è stato soprattutto nel Canada copioso quanto non era mai stato da molti e molti anni. Truppe giapponesi nei sobborghi di Sciangai Sciangai, 29 notte. Tutta la zona del lago Taihu è ora sotto il controllo nipponico e in seguito alle ultime 'brillanti operazioni la linea di sbarramen- to posta dai cinesi sulla via di Nanchino e che passa a ovest del Lago è ormai profondamente in- taccata^ Infatti i nipponici, supe- rate, nei corso di ieri le difese di Hutsi, centro situato a metà strada fra Ciang Gian e Kiong Yin hanno proseguito nella not- tata la loro azione frantumando la resistenza cinese allo destra e alla sinistra. Questa mattina,' ri- cevuti" rinforzi di truppe fresche, i Giavponesi hanno compiuto un ultiTna- assalto che portava alla cadìita iquasi contemporanea di Kiàrig J'in, di Yang Tse e di Ciang Gian sulla ferrovia di Nav.- chìno. La breccia aperta nellcC cosidetta « secondo 'linea 'Hinden- .ììurg-y) : .ita uniarapiesaai di circa setiàniacinqaa" cfiilometTi, e pra~ tìcam^nte toblie ogni ostacolo, versa Nanchino in Qìiel ctirHditio LA ROMANM... IN PERICOLO Tilutescu è rimpatriato e ha ripreso l'attività politica Bucarest, 29 notte. Titulescu, che era assente dalla Romania dal giorno della sua de- fenestrazione avvenuta nell'estate del 1936, si è finalmente deciso a rimpa-triare per rafforzare il par- tito nazionale dei contadini il quale, passato all'opposizione, ha anche eletto presidente, come è noto, Giulio Maniu. Al suo arrivo alla-' stazione l'ex ministro degli Esteri era oggi atteso da grande folla e per il partito nazional-con- tadìno da Mihalache e da Lupu. Titulescu ha tenuto un discorset- to nel quale ha affermato che era rimpatriato perchè il paese è alla •vigUia -di grandi avvenimenti ai •quaU egli considera sia dovere •partecipare in modo attivo: dap- prima intende informarsi sulla si- tuazione politica," quindi si dédi- ™-° \cherà con ognisforzo all'incipiente lotta elettorale. Firio ad oggi Ti- 'tulescu, .per. avere libertà di azio- ine ed evitare di compromettersi, .si era sempre'astenuto dal dichia- .rarsi in .raod&-c<KÌ:setto, per" gual- i nipponici debbono avere il con- trollo delle dogane di Sciangai finché dureranno le ostilità, onde evitare che il loro gettito vada ari incrementare l'efficienza militare cinese. Il portavoce ha dichiarato pure che sono in corso attivissim.c trattative tra il console generale giapponese ed i dirigenti dell-2 dogane cinesi di ^(jiangai.. ma che tuttavia sarebbe pij maturo dire n quale conclusione tali trattativa possono portare. Comunque, però, il portavoce ha dichiarato che i diritti delle terze potenze saran- no rispettati. Anche l'ambasciatore francese si è recato nel pomeriggio dal mi- nistro Hirota ai qualo ha presen- tato una nota circa 3a riuestione delle dogane di Scian.;;ìi. ie#iip^ {oiii8U!i|irr Sbiàtigiu, 29 .notte. di-^.^rre_ngf.3>iiwi(;ipale;*|^s, *|i|e.-i»:gE;.i';?5?S operazTanhluttgò it'.quaìé'cgffg'.lai "'"-"'"'""'• feiTO'!;ia- di Sciangai, compreso- tra le rive della Yang Tse e quelle del Tahiù. Contemporaneamente allo spostamento in avanti delle truppe di terra le forze naaali nipponiche dello Yang Tse. che erano ancorate fra Kiang Yin e Ciang Kiang. si sono portate ver- so quest'ultima città preparando coi 'grossi cali'ori di bordo il ter- reno per uri ulteriore balzo delle fanterie. La brillante manovra nipponica è stata nel corso della giornata perfezionata nel senso che si è proceduto all'effettiva occupazione del territorio attorno al Lago. In- fatti, parte delle truppe che hanno occupato Ciang Kiang, hanno di- sceso le rive del Taihù fino a rag- giungere la cittadina di Ihing a circa 35 chilometri a sud. mentre la parte di truvpe partita da Uciao iniziala la manovra aggirante ver- so il nord, tendendo pure esse a raggiungere Ihing. Fino al mo- mento in cui telegrafo, non si ha notizia che il ricongiungimento sia di fatto avvenuto, mo tutto fa pre- sumere che la manovra si sia si;ol- ta normalmente; tanto più che da fonte sicura si apprende che nu- merosi reparti si sono imbarcati nel tardo pomeriggio su piccole imbarcazioni presso che disarmate per attraversare il lago e recarsi a presidiare la riva opposta. Quale sia il piano cinese di fronte all'odierna disfatta non è ancora dato di sapere. E' proba- bile che il comando di Nanchino cerchi di organizzare una terza linea che uniscaCinkiang con Li- yang come non è da escludersi che i prossimi contatti col nemico i nipponici possano riprenderli so- lamente in prossimità della stessa Nanchino. 'Da buona fonte si apprende che la difesa della capitale è stata affidata alla 86», 87''. 88» Divisione regolare cinese e ad altre truvpe indiuisionafe- provenienti dall'Ho- nan e dallo Scesiuan. Sia le di- 7Pisìoni die le altre truppe sono tra quelle che godono maggior fa- ma in tutta la revubblica. CAMILLO FUMAGALLI. fSfi^i^dii àfopponési- ìial^-aoit^'^n^H 'cessióni internazionali. Si preannuncia che l'^ingresso, avverrà in forma solenne. I' giap- ponesi intendono dare alla ceri- monia il carattere di una vera marcia trionfale. La situazione politico-miiltare Con la creazione dello Stato mongolo indipendente, il Giappone hf^ compito la prima parte del s'- gantesco programma dì liberazione della Cina dall'influenza sovietica e di hberazionc delle popolazioni dal giogo dei vari « signori della guerra » nonché degli ideologi del Kuomingtang dietro alla cui vacua verbosità di allievi di 'WìLson -si ce- lano gli interessi dei banchieri an- glo-cinesi di Sciangai. L'abbattimento che ha pervaso i membri del Governo già nanchine- so, oggi m realtà disperso, in se- guito al lallimento della Conferen- za di Brusselle, denota fino a qual punto erano state coltivate m Cina le illusioni sul potere della Lega e delle Potenze anglo.'sasEoni. E' ap- parso chiaro alfine a tutti che il Giappone è invulnerabile sul mare. no, come già nell'Hopei, alla crea- zione di Governi autonomi. Non si creda che i giapponeà-erel-' no strumenti artificiósi;- artificiosa eia invece; ripetiamo,'runitq^ repub- blicana creata dal GQvemp nancfai- nese. A Sciangai ed a Pechino, nu- merosi sono gli uomini politici ed i capi militari cinesi i quali condi'vi- dono le idee di Tokio e saraiina pronti a mettere il loro prestigio e la loro opera a disposizione d©. nyj- panicL Questi non vogJioiM>^ìnlàttt conquistare la Cina, ma,'bóinB" han- no nulle volte ripetuto, soltanto-', fame uno Stato che ..r^B^id^ _ ie" sue vere tradiziorti'e'clie-sìa-^BÌco del Giappone. Essi vogHonO; c i » - cessi la subdola, innaturale campa- gna antigiapponese promossa soTa dai sordidi interessi dei bancbiorL anglo-cinesi. La popolazione cinese, compo^^lkc .di innumiaesyoli, tranquiìll. agn^Ofli?' tori secolarmente legaU ai k>ra~siìdfIot che coltivano ammirabilmezite. desidera che _di essere liberata; •rnfi&à;Tdai-vbrÌgàsnJf&e'J*-t^M no, dai -banchieri c]iie--rar- sfcttttsno. -Non è dunque chimerieà rimpares* nipponica, ma basata su elénienci realistici e concreti. Frattanto, l'avanzata delle truppe imperiali su-Nanchino procede rapi- damente e l'esercito. di Cianp, già terribilmente logorato a Sciangai, sì ritira impotente e ogni giorno più scoraggiato e sminuito I consorzi ta^-Xutte' le:. fQrzei-di^:poìism:^maé:tii0<^iaMtòi> - Protesta anglo-IrancQ-americana per le dogane di Sciangai Tokio, 29 notte. L'ambasciatore aegli Stati Uni- ti si è recato dal ministro de^^ii Esteri e successivamente anche l'ambasciatore britannico ha avu- to un colloquio con Hirota. En- trambi gli ambasciatori hanno .ri- messo note .scritte, aventi caratte- re molto. slmile, con proteste cir- ca questioni che si riferiscono a Sciangai. Entrambi gli ambascia, tori hanno dichiarato ad Hirota che i loro joverni sono molto in- teressati alle riforme dell'attuale sistema doganale a Sciangai. 11 portavoce del ministro degli Este- ri ha dichiarato che la situazione di Sciangai era divenuta più che intollerabile p ^ il Giappone poi- ché i provènti delle dogane di quella città erano'usati dalle au- torità cinesi onde acquistare i ri- fornimenti bellici. Il portavoce na óssen'ato che le autorità militari giapponesi .comprendono perfetta- mente l'attuale, condizione delle dogane cinesi, ì cui proventi sono largamente ipotecati per far fron- te ai prestiti esteri. Ma ha aggiim- to chej- nelle-.attuali--circostanze,' Il Duce', in un momento in cui nell'industria regnava il disordine e L'egoismo, impose alla Confederazione degli in- dustriali la costituzione dèi consorzi, per non permettere ai grandi e forti produttori di schiacciare i deboli e di im- porre al mercato i loro prezzi dopo essersi disfatti della con,^ correnza. Mediante il nuovo organi- smo fu così possibile anche Potrebbe essere jLttaccato per terra, j evitare il fallimento di molte ì industrie. I Oggi però v'è già chi dà se- gni di insofferenz-j. di fronte alla disciplina imposta dai consorzi e tenta venir meno alle sue direttive, per riacqui- stare la libertà di fare i propri comodi. Inoltre vi sono molti che eludono la legge sui nuovi impianti, acquistando vecchie ditte da molti unni inoperose, con macchinari antiquati, per valersi della licenza di fabbri- cazione, sostituendo poi ille- galmente l'inservibile Tnacchi- nario con altro nuovo. Vivendo ai margini dei con>^ sorzi, essi intendono iniziare una deplorevole speculazione. Ecco perchè richiamiamo l'at. tenzione della Confederazione degli industriali e soprattutto del comm. Santoro, del Mini- stero delle Corporazioni^ per- chè abbiano ad intervenire prontamente ed energicamen- te. Altrimenti tutto andrà a catafascio, ogni consorziato vorrà riavere la propria indi- pendenza e si inizierà quella lotta che rappresenterà nan un vantaggio, ma un danno grave per rindustria. Non b isogna dimenticoTB cne siamo in piena polìtica autarchica e che il funziona» e perciò le speranze dell'enfourar/e di Chang si rivolgono sempre più alla Sovietia. Si spera in una guer- ra lunga in seguito alla quale i seguaci di Chang, appoggiati da Mosca e rifomiti di da"naro da Lon- dra, 'Washmgton e Parigi dovreb- bero resistere indefinitamente alla avanzata giapponese ritirandosi nel- le grandi profondità delle Provincie interne. Ciò è puerile iUu'sione. Il Giappone marcia infatti a grandi passi verso il secondo obiet- tivo e cioè la costituzione dell'inte- ra Cina su basi nuove e in pari tempo tradizionali, che distruggano le insensate ideologie divulgate nel- le città dai reduci dell'università "Ji Princetown. Non solo nella Cina del Nord occupata e cioè nella pro- vincia dell'Honan si è installato un Governo autonomo, il cui primo atto simbolico ma significativo è slato di restituire alla vecchia me- tropoli il suo titolo di K capitale del Nord » Pechino, in luogo del Pei- ping repubblicano, ma appare ogni giorno più chiaro che.il Governo di Tokio raccoglie sempre maggiori consensi in tutta la Cina al suo programma liberatore. Noi lo prevedemmo scrìvendo *ìn dall'inizio del conflitto che. distrut- to l'esercito regolare di Ciang, ohe .solo manteneva con la forza mili- tare l'artificiosa imita repubblica- na attorno al governo dei banchieri sciangaìoti, la tendenza naturale delle Provincie sarebbe stata di ren- dersi autonome riportando il paese alle sue vere tendenze, assolutamen- te avverse all'idea repubblicana, de- mocratica e comunista. Ed infatti, dopo la sintomatica condotta dei governatore dello Scianttmg, lecco •che sorge nell'Honan un Governo autonomo con capoluogo, a. Ciieng Teh, e si discute già di una grande federazione di. pro'rincie nordiste che avrebbe a cajx» il Maresciallo "Wu Pei Fu, Ma anche nella Cina centrale scomparso di fatto il Governo nan- mento dei consorzi ha già per- t^ll-Jf^tr^^^IU\ ^ I '-^^^odi^tluUre una grande tenimento della pace'» o i ^ n i poli-1 PS^^t^ dell importazione estera tlco-amministrativi ì-quali preludo-Icore prodotto-nazionale. 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L REGIME f^ARTEPr 30 NOVEMBRE 1937 - Anno XVI * CREMONA - A. XXIV • N. 2S5

hZZ! O A L I O O N A M C J M Ì O : 1 . , 1« , t„p„o-. A<,no L. 75; S e » « t « L 38: Trim«lr. L. 20; E««o ,,U \umrro «palato, ceotoinu 30; Artei»^, 50. _ GH abboDamenti n ricevono « nMtri uffici

cz. Rca=z Ammin.iii-«.; Va Anguissoi. . TeJef. R«dat. 15.75; Amcilm«tt«. 23-13 _ C C P . 3-591

Fondatore^ ROBERTO FARINACCI "LA VITA ITALIANA,, Rioista politica mensile - Abbonamento annuo L. 40 - S. A . : Filiale di CREMONA viaJ-etia 25 Mai» - TeW^no 18-25 Centale ài affilano ' J"":

L Italia riconosce Manciukuo

Messaggi del conte Ciano ai ministri degl i Esteri m a n c e s e e g iapponese

iinclii Ti K i espansione nipponica

-.'icro del Manciù Ti Kuò, detlo .-, iiicn'Le Manciù-kuò ha assua-. i;a l'orma statalo odierna il ••:co 1934, data dell'incorona-•.;;,;rimperatore Kang Teh, uì-•.•..-ccndenLe delia dinastia che

'Ai al 1912 aveva regnato su .i Celeste Impero Due anni

... .1 28 febbraio 1932 il Gap-,;\cva proclamato l'indipenden-

. '.3. Alanciuria, poi vi arcva ag-.1 la grande provincia del Jehol, ..-.-taia nell'inverno .1932-1933.

Slato che l'Italia oggi rico-; 1' copre una superficie di 1,286 . .. kmq. e conta circa 34 Biiìioni

ipolazione. E' diviso in quattro ;.-.;.ri: Provincie; Hei-lung-kiang, ,-:.-.•;. Feng'tien e Jehol. E' un paese ; y e con splefidido a%'venìre. Aiti'a ••. a ne facemmo la storia: qui oc-i \iv. ripetere come, moltiplicando ; iH-ia di altissima civiltà già com-r. ;ri dal Giappone nel Kuancung t c.:w la zona delia Ferrovia della :'..;uciui'ia meridionale che dal 1905 t. 1931 rappresentarono un'oasi di ,"i;-.'jro e di progresso nel deserto del-i ..diarchia cinese, dal 1931 ad oggi i'..:nmuiistrazione mancese guidata ci.i quella nipponica abbia proce-f.-.;;o febbrilmente ma sistematica-ir.Liue a mettere in valore il paese. li programma in v^a. di attuazione f -randioso: 25 mila km. di ferro--, :(>. 60 mila di rotabili, sfruttamento :;;'icnsivo dì giacimenti minerari, so­prattutto di carbone, coltivazione di cotone, soia, sorgo, miglio, frumento, mais, ta'oacco, canapa, pistacchio, !-c'La Tussab fornita da bombici sel-»asgi che si nutrono di foglie di Quercie; incremento a! patiimonio • i;ootEcnico già grande ed alleva-riicnio di 10 milioni di pecore me-r.nos con cui il Giappone, che non possiede lana, pensa di liberarsi dal­ia .schiavitù dei mercati australiani! e sud-africanL

Gli imjestimenti di capitali giap­ponesi in Mànciuria sorpassano at-tuahnente i 30 miliardi di lire.

Il Giappone non ha mirato, come già fin dal 1931 chiarimmo su que­ste colonne, a fare della Manciuria una colonia di popolamento (non vi sono a tuti'oggi più di; 300 mila giapponesi in Manàuna) poiché' ìl-contadlan • giapponese, abituato al. clima nMuittimiS-ddie sue-iBnumere-voli isole, non vive bene nel .Conti­nente asiatico, ma a sviluppare l'economia, mancese .(come oggi quella mongola) per fare l'interesse del paese e in pari tempo il pro­prio creando grandi risorse per l'ali­mentazione e l'industria: insomma, per trovarvi materie prime e mer­cati.

Non è certo un'opera di pura filan­tropia quella svolta dal CSoverno di Tokio, .ma essa innegabilmente ha date coscienza di sé al popolo man­cese, lo" .ha difeso, gli ha dato un proprio Governo, io ha sviluppato economicamente in modo, meravi­glioso.

Ncssimo in Europa e a Ginevra, rammenta le stragi, i saccheggi, le QL'vastazioni compiute dalia Mosca zarista e più ancora da quella so-vieiica non solo in Mànciuria ma in fjiia l'Asia orientale I mancesi elle hanno dovuto sopportare quelle atroci gesta le ramnientano invece con orrore. Bisognava dimque difen-c;t'rc la Mànciuria e indirettamente :; Giappone dal contagio sovietico ;ÌJL- oggi raddoppia l'orrore del-- .;vanzata moscovita. Bisognava poi •i:c'.iere in valore if paese, sia per

. uo stesso interesse e perchè aves.-•• l&rza di vivere e di reiiistere, sia

;• 'jostituire con il Giappone amì-'.m grande lei'ritorio autarchico

•r.ij sfuggire alla indiretta domina-::c del capitalismo anglosassone.

-'.:.);;ce la minaccia, duplice la di-

-' il popolazioni mancesi, già ta-r.. •..agiate, massacrate e impoverite

.l'anarchia cmese ed anche, per •c-ve periodo, dalla dominazione

". iSsa, hanno alfine conosciuto l'or-wino, la tranquillità e la buona am­ministrazione all'ombra della spada ".ipponica e delle forze armate na-'".onali che, sotto la guida di uffi-

aìi nipponici, costituiscono già un '.lO elemento di potenza da tenere . r:.'<pctlo le orde sovietiche che

ono addensate alla sua frontie-. Due cifre indicano l'opera di ci-:a compiuta dal Giappone: nel •Ì.5. dopo la guerra russo-giappo-

• - -u. la Mànciuria (escluso il Je-. • contava appena 12 milioni di

:fint;, ossi lo stesso territorio ne •;.;a 30. "Una '.grande parte dello

rc.scimenio è data dall'emigrazlo-c;nc.se la quale, sfuggendo il di-

- ;d;nc e i massacri delia «libe-. C;na repubblicana, è venuta a

.".p.re e vi ha trovato possibilità •'Ila e di lavoro. E con essa sono

:'a mezzo milione di russi bian-•.... profughi dal paradiso sovietico.

;: Primo Ministro mancese, Mii--• -cialìo Ciang Cing-Hui, in una

•-r.iarazione odierna alla nazione, n 3. ragione ha detto dunque che

. Mànciuria dimostra al Giappone .-uà riconoscenza sostenendolo

• "• : l'attuale lotta contro la Cina, la ."aie mira a rendere definitiva la -t.'. nell'Eitremo Oriente. Il Co­rno d! Ciang Kai-Scek infatti su-•c'j sempre più la pressione sovie-•:; il Comintem, giucca in Cina .; partita suprema 11 nemico del-

;:iìanità, ha" soggftmto il Mare-;Ì1;O, e il comtmismo, ideologia

-•'-, del resto, è incompatibile con . mentalità delle razze estremo-

ci-.entali: ora il Giappone, con la : -;a opera, ha allontanato .questa " -'•r:biie minaccia. Nonostante le -:'iu-:.~.ìime difficoltà esteme e in-ii-rne. tutte superate, e nonostante -.1 Le:?a delle Nazioni che già con •52 voti cercò di opporsi a quelli di 'i'j milioni di abitanti, la Mànciuria ^•:utata dal Giappone ha salvaguar-cato la propria esistenza,"^l'ha resa soiida e sicura, ha avuto uno 'svi­

luppo di ricchezza e di popolazione che non ha precedenti.

Cai riconoscimento uiBciale odier­no l'Iialia constata che il Giappo­ne ha mantenuto le sue promesse. Non ha compiuto in Mànciuria una opera di schiavismo ma di difesa" e di liberazione. Perciò essa è so­lidale con il Governo di Tokio che lotta contro i comuni nemici, con­tro le due forme di imbarbarimen­to e di sfruttamento che minaccia­ne il monào: il comiunisnio e il.suo subdolo alleato, il capitalismo .anglo­sassone sotto la guida ebraica.

Maurizio Claremoris

Il CBiDiuilcoio oIBclìile ROMA, 29 sera.

In data odierna il Governo fa­scista ha proceduto al riconosci­mento formale del Manciukuo e alla istituzione di una Legazione in quello Stato.

Il ministro degli Affari Esteri, conte Ciano, ha inviato i seguen­ti telegrammi:

' « S. E. il Ministro degli Affari Esteri del Manciukuo — IV el mo­mento in cui si iniziano frai no­stri due Paesi regolari rapporti, desidero far pervenire a Vostra Eccellenza i cordiali saluti del Go­verno Fascista e del Popolo ita­liano, insieme con gli auguri più sinceri per l'avvenire del Manciu­kuo. — CIANO, Ministro degli Af­fari Esteri d'Italia ».

« S. E. Koki Hirota, Ministro Af­fari Esteri dei Giappone, Tokio""— D'ordine del Duce, sono lieto di in{ormare Vostra Eccellenza che il Governo Fascista ha deciso di procedere al riconoscimento for­male del Manciukuo, e alla isti­tuzione di una Regia Legazione in quello Stalo. Il R. Console Gene­rale in Mukden è stato incaricato di notificare ufficialmente quanto precede al Governo del Manciu­kuo. — CIANO. Ministro degli Af­fari Esteri d'Italia ».

gratitudine M ManciÉyo Tokio, 29 notte.

L'Ambasciatore del Manciukuo appena appresa, la notizia .del"ri­conoscimento italiano. delT^asneiù-•kuó,' ha-., dichi^àtb- ' àlla''-'^^a^8a' nipponica che- il.suo Paese Ifia.ed" avrà la piì; .prpfonda .gratitìttìfie' per l'Italia che è stata la ' prima", fra le potenze oecidentaU s lieo-' noécpré il nuovo Stato. L'Amba­sciatore dopo aver pregato la stampa di rendersi interprete dei suoi sentiménti personali ha espre.s so auguri di sempre m.aggiori f c -tune all'Italia e di sempre più

stretti ed amichevoli rapporti tra il suo paese e la Nazione italiana.

Un portavoce del ministero de­gli Esteri, a proposito delricono-schnento del Manciukuo da parte deU'Italia. ha dichiarato che la inaugurazione dei rapporti diplo­matici formaU tra l'Italia e il Manciukuo era non soltanto de­siderabile per la promozione di amichevoli relazioni tra le- due Nazioni ma anche un fatto pieno di significato politico'. Il portavo­ce ha detto di ritenere che il for­male riconoscimento del Manciu­kuo da parte dell'Italia è una na­turale conseguenza della lotta con­tro la terza intemazionale e una prova delle inseparabili hnone re­lazioni tra il Giappone e il Man­ciukuo.' Il portavoce ha", ricordato come l'Italia nel dicembre dello scorso anno abbia EÌaperto U. con­solato generale italiano di Muk­den. atto,che fu g-enieralmente ri­conosciuto. comeV'pi'ecursore del suo attuale riconoscimento del Manciukuo, mentre il Giappone, pure nel dicembre dello stesso an­no, aveva riconosciuto l'annessio­ne dell'Etiopia aU'ItaUa. abolendo la Legazione di Addis Abeba e so­stituendola con un Consolato ge­nerale.

L'agenzia Domei commenta il riconoscimento italiano del Man­ciukuo. dicendo che i rapporti tra i due paesi diverranno sempre più cordiaH e stretti, conseguentemen­te il Manciukuo importerà più materiale industriale dall' Italia. Aggiunge che, intanto, progredi­scono le trattative commerciali !-talo-nipponiche, mentre la Spa­gna di Franco per il cui ricono­scimento, da ' parte nipponica, mancano sole poche lormalità, sa­rà ufScialmente riconosciuto sen­z'altro il 1. dicembre prossimo. L'agenzia Domei assicura che''tra poco anche l'a. Germania ricono­scerà U Manciu-kuo. Il cap» del direttorio del partito « Seiyukai-), sig. Matsumo, ha esprèsso 'alla stampa giapponese la ^soddisfazio­ne del suo partito per, il ricono­scimento italiano del. Manciukuo, dicendo che esso costiti^ce una concreta dimostrazione "tìel'chiaro atteggiamento e della fermezza' italiana, n sig. Matsuno ha con­cluso dicendo che il fatto che si riconoscano sempre più la verità e la misura di contributo che l'o­riente può dare alla pace costi­tuisce un singolare auspicio. Il cape nfel diì-ettorio del - partito «,'Mi|lséito,-» sig., Xoizumi?;;ha det-. ìb C''siàà-.vòlS^;èhe-il- siksmós^psen-to àtaUsao .jd^l^ Jtoncitiiniò'"niastra l a 'giusta cSnoscfetiza che rjttalia.. possiede inorilo "a fàttii-'uòmtoi; e circostante relativi alCestremó o-riente. »

Alla H. Ambasciata d'Italia .na avuto luogo una colazione in ono­re di S. A. Imperiale il p r^c ipe Chichibu, frateEo dell'Imperatore

Le direttive del DuceiTravÉeÉ avanzata d e tfDjipe iinpÉli ai Prefetti del Regno ' . „ .

La "seconda linea HIndenburg,, oltrepassata ROMA, 29 sera.

Il Duce ha concluso il rappor­to annuale tenuto nella sua qua­lità di ministro dell'Interno, ai Prefetti del Regno.

Attraverso l'esposizione dei ca­pi responsabili nelle Provincie, anche quest'anno separatismente e dettagliatamente intrattespiti, il Duce ha passato in rassegna tutti gli aspetti della vita politica ed economica e sociale dell» Na­zione.

Le condizioni dell'agricohara e delle industrie, Io stato dei fe%'ori pubblici, la posizione demografi­ca, la situazione dei prezzi si mi­nuto, gli aspetti deU'àssistensa, lo spìrito della popolazione sona sta­ti in ogni provincia argonjs^te di particolare esame e il Dase in vari casi, è intervenuto con tfaet-ti e immedig*i stanziamenti di fondi per incrementare o p e r e pubbliche di notevole interesse igienico e sociale e per lenire si­tuazioni di particolare di&agio in alcune zone agricole colpite dalle avverse condizioni meteo­rologiche.

Il Duce, alla fine del raBPW-

to, ha rivolto un vivo elogio ai Prefetti per l 'opera svolta con fattiva collaborazione dei segre­tari federali in tutte le Provincie ove le popolazioni vivono disci­plinate e laboriose nel clima po­litico del Regime.

Il Duce ha impartito ad ogni Prefetto le precise direttive nel campo politico ed economico per r.4nno XVL

n inìlìens eiferlo a! Dyoe a lavere di ooere piitiliiiclie

Roma, 29 .sera. Il Duce ha ricevuto dal prof. Al­

berto Boneduce la somma di un milione di lire quale seconda of­ferta del Consorzio di credito per le opere pubbliche.

Il Duce ha destinalo anche que­sta somma per opere pubbliche nelle Provincie di Aosta. Imperia. Littoria, Potenza, Sassari. Savona e Terni.

La ilotta procede lungo il Fiome Azzurro

Tumulti e attentati neir Egitto senza pace

Esasperazione ne! Part i to wafiSIsfa In se­guito a un attentato contro Hahas pascià

Le provocazioni di Campìnchi Deplorazioni rivelatrici della stampa francese

Roma, 29 sera. Il Giornale d'Italia stasera pub­

blica : « La nostra denuncia del di­scorso di Campinchi, ministro della Marina da guerra francese in ca­rica, pronunciato a Tolone il 23 ot­tobre e da noi rilevato soltanto do­po che abbiamo potuto averne la precisa conferma ed il testo inte^ graie, ci è valso una duplice smen­tita da Parigi dal Campinchi e dal-l'Agenzia Havas ed un disordinato sommovimento di una parte della stampa parigina la quale, avallando senz'altro queste smentite, ha pre­teso accusarci di una nuova mano­vra contro la Erancia confandola coi più disparati avvenimenti della polìtica eiuropea. I fatti pensano* nel­la loro rapida successione a rimet­tere le cose a posto.'

In data 28 novembre infatti, il Petit Marseillaìs nel suo articolo dì fondo, rimprovera Campinchi per due imprudenze^ « l'aver evocato in pubblico un conflitto ipotetico » e di « aver smentito. l'Incidente invece di ricondurlo alle sue gius'Le (?) pro­porzioni ».

Nella stessa data del 28 novembre il 5oZeiZ di Marsiglia, pure nel suo articolo di fondo, deplora ffla goffa baldanza di Campinch' nelle sue manifestazioni di sentimenti- estre­misti » e dichiara inammissibile per un ministro a impegnare un- intem paese in una campagna contraria ai sentimenti della Francia». Ed il giornale prosegue : « Campinchi rap­presenta soltanto se stesso. La sua smentita è una menzogna. Si chiede per quale, aberrazione la Francia sopporta ancora- tah capi che la tra­scinano inevitabilmente verso la de­cadenza e verso la guerra ».

Anche in data del 28 novembre ri Marseille Matin, che vuole fare da pacere, pur lamentando che la stampa italiana ingrandisca il__di-'icorso Camoinchi, riconosce che questo discorso «è stato altamente inopportuno e maldestro».

Infine, sempre il 28 novembre, n Marseaie .Soir scrive che « Car^m-c l * h a avuto evidentemente torto a pronunciare il discorso di Tolone» pur ritenendo che « la reazMne ita­liana sia stata eccessivamente viOr lenta». . ,. „„„

Ecco, dunque, come si diceva, (jampincbi smentito nelle suesHMi-tite anche in Francia. Ed ecco quin­di definitivamente acquisito alla-Sto-tìa dell'Europa e dei rapporti in­temazionali questo nuovo docum^-to aggressivo della.politica uffitaale. del Fronte popolare-francese. L'au­tenticità del docuinento é concietam dalla stessa stampa francese più m formata e sincera che rsi

al dì fuori della Francia ufaciale che smentisce, la Francia nazionale che deplora e sente ancora la re­sponsabilità ixilitica e civile dei suoi govemantL Riconfermata l'esistenza del gesto di Campinchi, appare na­turalmente in tutta la sua artifi­ciosità e mediocrità di salvataggio inutile dell'ultima ora il mo'viniento della stampa parigina che in un su­premo tentativo vorrebbe scambiare per provocazione italiana quello che era e rimairà nei decenni la nuova provocazione firancese. Appare so­prattutto come "Una nuova prova di provocazione francese, più di un partito che di un'intera nazione, la incauta insolenza della solita Oeuvre indirizzata all'Esercito ita­liano di Caporetto, che fa ridere, per non perdere i contatti con Cam-i pinchi l'ingiuriatore e lustrargli, da' buon servo, gli stivah.

Caflipinclii era ubriaco? Una informazione k "le leinps,.

^ ,„. . , Parigi, 29 notte. SuU incidente del discorso Cam-

pinchi, il Te-mps pretende accredi­tare una versione uXtraienitiva eh» VI trasmettiamo in succinto a ti­tolo di cronaca.

Il 23 ottobre all'indomani del giorno in cui aveva pronimciato al Municipio di Tolone il discorso ufficiale che a suo tempo i giornali francesi riferirono ed in "cui non si parlava se non di lavori di pa­ce, il ministro si sarebbe recato ?! porto in compagnia di un gruppo di ufficiali di marina che gli face­vano gli onori.

Riconosciuto al passaggio dai marinai del piroscafo Generai Bo-naparte, quasi tutti còrsi, fu invi­tato a salire a bordo. Sebbène di­sponesse dì poco tempo, énveaéo riprendere - il treno ' per Parigi. .Campinchi, acconsentì, è si-intrat­tenne coi propri elettori a parla­re del più e del meno, menile si sturavano delle bottigUe di sciam­pagna e si brindava allegramente.

Avendo il ministro trincato con gli altri, dobbiamo forse conclu­derne che, riferendo, questi parti­colari, il Temps -vuole lasciar in­tendere che la sua lucidità menta­le non era più intera? ..

Sarebbe un invocare per lui le circostanze attenuanti: inaile cir­costanze attenuanti non hanno mai fatto assolvere nessuno. Il Temps soggiunge sotto la propria .respon­sabilità che Ajaccio non è più base-navale.'dal 1911 e che inCor-àca . non. ci sono né aeroplani né idrovolanti.- né na-vi- da guerra. L'inform'azdone è troppo audace per essere presa sui serio.

mobilitate e le truppe consegnate. I giornali esprimendo la loro emo­zione e condannando il gesto scri­vono che l'attentato è il risultato della violenta polevaca e della lotta politica travagliante l'Egitto da qualche mese tra l'opposizione e il Wafd al potere, polemiche e lotte che nell'ultima settimana ha^no assunto aspetti gravi, tra cui i disordini studenteschi. La scorso notte •H'Mmero. i manifestan­ti sono riusciti a sfondare il cor­done di polizia davanti alla casa di Mokamed Mahmud capo della

L'attentatore è risultato un egi- ?,'^fÌ^SJÌl'^^^2ì±t^I'!^Ì^\.'^^., ziano, il cui nome è Szedine Ab-del Khader, che è stato subito ar­restato. Egli appartiene alle Ca­micie Verdi, la cui divisa — ca-, micia verde e calzone corto fcaki-v

Cairo, 29 notte. Ieri sera' il Primo Ministro egi­

ziano Nahas Pascià è stato fatto segno ad un attentato mentre si recava in automob'ile da Eliopolis al sobborgo cairota di Shucro, per partecipare colà ad un ricevimen­to in suo onore. Un egiziano "na sparato quattro colpi di rivoltella, uno dei quali ha forato la lamiera dell'automobile ma non ha ferito il Primo Ministro.

L'IfiierregiiloFìo deiratlgfllaiore hamed Mahmud hanno fatto fuoco sugli assalitori con pistole e fucili da- caccia. Ventidue persone sono rimaste ferite due delle quali gra­vemente.

1 ™ „ ^ j ni *-.„-,-'U l'locali dell'organo dell'opposi--porjanaal momento '^^^ « K ^ l storne. JEI, Bsàa^ ^ono stati dan-

Tieggìnti. Le autorità proseguqrio .ntapto l'inc^^esta per Vdttentato

•cotJlrp,^àft.(2à''^<lSé®. -Stamani so-fioiion&ivdte He.fmanifé'stalziorii in ,taj|tt.i .jgttorjij^rj', della città. .La

resti'tfà.'Èui" -Quello deWavv.' K-a-mel Aussein. presidente dell'asso­ciazione « Gióvane Egitto » cui fanno ' capo le camicie verdi.

tato. Egli è tun, giovane-alto,, 1n£-grò, -di carnagìiìtte biatiea, impie-^ato- dattiTiìaTafv^t^nistexoMel-WAffrìcoltUì^a con lo, stJges'&o A dh ,600,ì)iastre mensili, .Egli'ha.'tìom-ièiJiSiV0li''^stÌKÌì'- presso ; i-Jjsèrfes;' qiiiwdi' fo^sò- .la''SsaBlà Jrdnc^a, •di Diritio'al' CaircL 7$aìte'ntatàte è stàtpr:-..trovato con due pistole: una Brovining, -con cui h'a tirato quattro palle contro l'automobile di Nahas (nel caricatore sono 15 palle) e una Mauser caricata con tre palle.

Jussef Gh-indi, ' sottosegretario all'Interno, il Procuratore Gene­rale, il Comandante della polizia, tutti i sostituti del Tribunale, tut­ti gli ufficiali della sezione poli­tica della Sicurezza Pubblica si recarono al posto di polizia di Eliopolis dove venne trasportato l'attentatore ed hanno proceduto al suo interrogatorio.

Szedine, che ha^fatto confessioni complete, ha dichiarato che in se­guito alla lettura del trattato an­glo-egiziano, ha constatato che Na­has ha fatto più male che bene all'Egritto e. perciò si era deciso fin. dall'anno scorso di uccidere U Premier.

Già- altre volte aveva tentato dì eseguire il suo progetto anche recentemente durante la «isita dì Nahas a Pay'eda Leinab, ma non c'era riuscito in seguito alle mi­sure protettiii'e che sempre la po­lizia è solita a prendere. Ha ag­giunto che nessun altro lo aveva incitato a commettere l'aggres­sione e'che se riavesse la libertà ripeterebbe l'attentato.

Al domicilio dell'attentcfore lo' polizio ha trovato manifestini e documenti indicanti che Ezzenin appartiene all'organizzazione del Giovane Egitto e cioè 'aUe Ca­micie verdi, organizzazione proi­bita lo scorso anno da Nahas. La polizia ha arrestato tre donne pa­renti dell' attentatore. "- All'arrivo .nella sala, dove doveva tenere il* preannunciato discorso, Nahas ha sciolto la riunione politica dicen­do che V suoi doveri di ministro degli Interni lo chiamavano al­trove in seguito all'attentato.

« Una mano criminale — egli ha detto —• si è diretta ora con­tro di me tirando quattro colpi di pistola contro l'automobile, ma Dio, che mi protegge, mi ha sal­vato ». Quindi ha raccomandato la calma ed è rientrato al pro­prio domicilio.

Severe niisiire iVahos ha poi racco-ritato questi

particolari : « Ho lasciato la mia casa alle ore. 9 diretto a prendere Makrain Ebiid per recorci olla riunione politico di Scimbra. Ero solo nell'automobile con l'autista. Al momento di attraversare la li­nea del metro intesi quattro deto­nazioni ma l'agente stradale colà di guardia ci disse: uNcni è nien­te »; • allora il mìa autista prose­guì però guardando indietro, mi accorsi di non essere più seguito dalla macchina della polizia che mi scortava: «Deve^esserci qual­che cosa» pensai, e Munto a casa .di Màkram feci chièdere notizie. 'Seppi così che effettivamente un giovane aveva tirato quattro pal­lottole contro- la mia vettura ed ho quindi constatato che una pal­la aveva colpito il margine del vetro; proprio dove stava io. Ba­stavano- cinque-centimetri più ai­tale la palla avrebbe attraversato il vetro diretta giusto al cuore ».

Severissime misure sono state prese poiché si temono conflati-in- piazza.. Infatti le- cam.-tcie az­zurre wafdìste. sano a ^entertrat--tenute'.dòlJa.-loro sete-di .vendet-

Il crescente carovita esaspera la popolazione inglese

Londra. 29 notte. Il problema del carovita, del

continuamente crescente carovita, continua ad angustiare la popola­zione inglese e soprattutto quella gran parte che deve far bilan­ciare il salario magro con -spese che-soltanto in piccolissima parte contengono il prezzo dei viveri, del carbone, degU affìtti, del ve­stiario. I giornali laburisti parlano oggi di « scandalo » nell'aumento dei prezzi delle primissime neces­sità familiari. Per comprendere quanto grave sia la situazione, bi­sogna tener presente che l'Inghil­terra ha svalutato nel 1931, che quindi gli aumenti dei prezzi non sono giustificati come in altri pae­si dove le monete si sono alli­neate recentemente e dove l'alli­neamento è stato almeno in parte compensato con congrui aumenti delle mercedi. Itegli- ultimi dodici mesi ÌL-prezzo del latte è auinen-t a t o . ^ 55 centesimi di lire al li­tro, ip%jaiiie di 45 centesimi per ogni forma, le uova sono sempli­cemente raddoppiate di prezzo, i giornali,.rilevano che i prezzi at­tuali sono confrontati a quelli di un armo fa, quando cioè la de-pi-essione economica era ormai ben superata, e quindi neanche la scusa dell'aumento dei prezzi m seguito àUa ripresa economica ha valore; al contrario, tutti i prezzi all'ingrosso sono caduti, e alcuni notevolmente, in confronto a do­dici mesi addietro, e 'quest'anno il raccolto del frumento è stato soprattutto nel Canada copioso quanto non era mai stato da molti e molti anni.

Truppe giapponesi nei sobborghi di Sciangai

Sciangai, 29 notte. Tutta la zona del lago Taihu

è ora sotto il controllo nipponico e in seguito alle ultime 'brillanti operazioni la linea di sbarramen­to posta dai cinesi sulla via di Nanchino e che passa a ovest del Lago è ormai profondamente in­taccata^ Infatti i nipponici, supe­rate, nei corso di ieri le difese di Hutsi, centro situato a metà strada fra Ciang Gian e Kiong Yin hanno proseguito nella not­tata la loro azione frantumando la resistenza cinese allo destra e alla sinistra. Questa mattina,' ri­cevuti" rinforzi di truppe fresche, i Giavponesi hanno compiuto un ultiTna- assalto che portava alla cadìita iquasi contemporanea di Kiàrig J'in, di Yang Tse e di Ciang Gian sulla ferrovia di Nav.-chìno. La breccia aperta nellcC cosidetta « secondo 'linea 'Hinden-.ììurg-y) : .ita uniarapiesaai di circa setiàniacinqaa" cfiilometTi, e pra~ tìcam^nte toblie ogni ostacolo, versa Nanchino in Qìiel ctirHditio

LA ROMANM... IN PERICOLO

Tilutescu è rimpatriato e ha ripreso l'attività politica

Bucarest, 29 notte. Titulescu, che era assente dalla

Romania dal giorno della sua de­fenestrazione avvenuta nell'estate del 1936, si è finalmente deciso a rimpa-triare per rafforzare il par­tito nazionale dei contadini il quale, passato all'opposizione, ha anche eletto presidente, come è noto, Giulio Maniu. Al suo arrivo alla-' stazione l'ex ministro degli Esteri era oggi atteso da grande folla e per il partito nazional-con-tadìno da Mihalache e da Lupu. Titulescu ha tenuto un discorset­to nel quale ha affermato che era rimpatriato perchè il paese è alla •vigUia -di grandi avvenimenti ai •quaU egli considera sia dovere •partecipare in modo attivo: dap­prima intende informarsi sulla si­tuazione politica," quindi si dédi-

™-° \cherà con ognisforzo all'incipiente lotta elettorale. Firio ad oggi Ti-

'tulescu, .per. avere libertà di azio-ine ed evitare di compromettersi, .si era sempre'astenuto dal dichia-.rarsi in .raod&-c<KÌ:setto, per" gual-

i nipponici debbono avere il con­trollo delle dogane di Sciangai finché dureranno le ostilità, onde evitare che il loro gettito vada ari incrementare l'efficienza militare cinese. Il portavoce ha dichiarato pure che sono in corso attivissim.c trattative tra il console generale giapponese ed i dirigenti dell-2 dogane cinesi di ^(jiangai.. ma che tuttavia sarebbe pij maturo dire n quale conclusione tali trattativa possono portare. Comunque, però, il portavoce ha dichiarato che i diritti delle terze potenze saran­no rispettati.

Anche l'ambasciatore francese si è recato nel pomeriggio dal mi­nistro Hirota ai qualo ha presen­tato una nota circa 3a riuestione delle dogane di Scian.;;ìi.

ie#iip^ {oiii8U!i|irr

Sbiàtigiu, 29 .notte. di-^.^rre_ngf.3>iiwi(;ipale;*|^s, *|i|e.-i»:gE;.i';?5?S operazTanhluttgò it'.quaìé'cgffg'.lai "'"-"'"'""'• feiTO'!;ia- di Sciangai, compreso- tra le rive della Yang Tse e quelle del Tahiù. Contemporaneamente allo spostamento in avanti delle truppe di terra le forze naaali nipponiche dello Yang Tse. che erano ancorate fra Kiang Yin e Ciang Kiang. si sono portate ver­so quest'ultima città preparando coi 'grossi cali'ori di bordo il ter­reno per uri ulteriore balzo delle fanterie.

La brillante manovra nipponica è stata nel corso della giornata perfezionata nel senso che si è proceduto all'effettiva occupazione del territorio attorno al Lago. In­fatti, parte delle truppe che hanno occupato Ciang Kiang, hanno di­sceso le rive del Taihù fino a rag­giungere la cittadina di Ihing a circa 35 chilometri a sud. mentre la parte di truvpe partita da Uciao iniziala la manovra aggirante ver­so il nord, tendendo pure esse a raggiungere Ihing. Fino al mo­mento in cui telegrafo, non si ha notizia che il ricongiungimento sia di fatto avvenuto, mo tutto fa pre­sumere che la manovra si sia si;ol-ta normalmente; tanto più che da fonte sicura si apprende che nu­merosi reparti si sono imbarcati nel tardo pomeriggio su piccole imbarcazioni presso che disarmate per attraversare il lago e recarsi a presidiare la riva opposta.

Quale sia il piano cinese di fronte all'odierna disfatta non è ancora dato di sapere. E' proba­bile che il comando di Nanchino cerchi di organizzare una terza linea che uniscaCinkiang con Li-yang come non è da escludersi che i prossimi contatti col nemico i nipponici possano riprenderli so­lamente in prossimità della stessa Nanchino.

'Da buona fonte si apprende che la difesa della capitale è stata affidata alla 86», 87''. 88» Divisione regolare cinese e ad altre truvpe indiuisionafe- provenienti dall'Ho-nan e dallo Scesiuan. Sia le di-7Pisìoni die le altre truppe sono tra quelle che godono maggior fa­ma in tutta la revubblica.

CAMILLO FUMAGALLI.

fSfi^i^dii àfopponési- ìial^-aoit^'^n^H 'cessióni internazionali.

Si preannuncia che l'^ingresso, avverrà in forma solenne. I' giap­ponesi intendono dare alla ceri­monia il carattere di una vera marcia trionfale.

La situazione

politico-miiltare Con la creazione dello Stato

mongolo indipendente, il Giappone hf compito la prima parte del s'-gantesco programma dì liberazione della Cina dall'influenza sovietica e di hberazionc delle popolazioni dal giogo dei vari « signori della guerra » nonché degli ideologi del Kuomingtang dietro alla cui vacua verbosità di allievi di 'WìLson -si ce­lano gli interessi dei banchieri an­glo-cinesi di Sciangai.

L'abbattimento che ha pervaso i membri del Governo già nanchine-so, oggi m realtà disperso, in se­guito al lallimento della Conferen­za di Brusselle, denota fino a qual punto erano state coltivate m Cina le illusioni sul potere della Lega e delle Potenze anglo.'sasEoni. E' ap­parso chiaro alfine a tutti che il Giappone è invulnerabile sul mare.

no, come già nell'Hopei, alla crea­zione di Governi autonomi.

Non si creda che i giapponeà-erel-' no strumenti artificiósi;- artificiosa eia invece; ripetiamo,'runitq^ repub­blicana creata dal GQvemp nancfai-nese. A Sciangai ed a Pechino, nu­merosi sono gli uomini politici ed i capi militari cinesi i quali condi'vi-dono le idee di Tokio e saraiina pronti a mettere il loro prestigio e la loro opera a disposizione d©. nyj-panicL Questi non vogJioiM>^ìnlàttt conquistare la Cina, ma,'bóinB" han­no nulle volte ripetuto, soltanto-', fame uno Stato che ..r^B^id^ _ ie" sue vere tradiziorti'e'clie-sìa-^BÌco del Giappone. Essi vogHonO; c i » -cessi la subdola, innaturale campa­gna antigiapponese promossa soTa dai sordidi interessi dei bancbiorL anglo-cinesi.

La popolazione cinese, compo^ lkc .di innumiaesyoli, tranquiìll. agn^Ofli?' tori secolarmente legaU ai k>ra~siìdfIot che coltivano ammirabilmezite. desidera che _di essere liberata;

•rnfi&à;Tdai-vbrÌgàsnJf&e'J*-t^M no, dai -banchieri c]iie--rar- sfcttttsno.

-Non è dunque chimerieà rimpares* nipponica, ma basata su elénienci realistici e concreti.

Frattanto, l'avanzata delle truppe imperiali su-Nanchino procede rapi­damente e l'esercito. di Cianp, già terribilmente logorato a Sciangai, sì ritira impotente e ogni giorno più scoraggiato e sminuito

I consorzi

ta^-Xutte' le:. fQrzei-di^:poìism:^maé:tii0<^iaMtòi> • -

Protesta anglo-IrancQ-americana per le dogane di Sciangai

Tokio, 29 notte. L'ambasciatore aegli Stati Uni­

ti si è recato dal ministro de^ ii Esteri • e successivamente anche l'ambasciatore britannico ha avu­to un colloquio con Hirota. En­trambi gli ambasciatori hanno .ri­messo note .scritte, aventi caratte­re molto. slmile, con proteste cir­ca questioni che si riferiscono a Sciangai. Entrambi gli ambascia, tori hanno dichiarato ad Hirota che i loro joverni sono molto in­teressati alle riforme dell'attuale sistema doganale a Sciangai. 11 portavoce del ministro degli Este­ri ha dichiarato che la situazione di Sciangai era divenuta più che intollerabile p ^ il Giappone poi­ché i provènti delle dogane di quella città erano'usati dalle au­torità cinesi onde acquistare i ri­fornimenti bellici. Il portavoce na óssen'ato che le autorità militari giapponesi .comprendono perfetta­mente l'attuale, condizione delle dogane cinesi, ì cui proventi sono largamente ipotecati per far fron­te ai prestiti esteri. Ma ha aggiim-to chej- nelle-.attuali--circostanze,'

Il Duce', in un momento in cui nell'industria regnava il disordine e L'egoismo, impose alla Confederazione degli in­dustriali la costituzione dèi consorzi, per non permettere ai grandi e forti produttori di schiacciare i deboli e di im­porre al mercato i loro prezzi dopo essersi disfatti della con,^ correnza.

Mediante il nuovo organi­smo fu così possibile anche

Potrebbe essere jLttaccato per terra, j evitare il fallimento di molte ì industrie. I Oggi però v'è già chi dà se­gni di insofferenz-j. di fronte alla disciplina imposta dai consorzi e tenta venir meno alle sue direttive, per riacqui­stare la libertà di fare i propri comodi. Inoltre vi sono molti che eludono la legge sui nuovi impianti, acquistando vecchie ditte da molti unni inoperose, con macchinari antiquati, per valersi della licenza di fabbri-cazione, sostituendo poi ille­galmente l'inservibile Tnacchi-nario con altro nuovo.

Vivendo ai margini dei con>^ sorzi, essi intendono iniziare una deplorevole speculazione. Ecco perchè richiamiamo l'at. tenzione della Confederazione degli industriali e soprattutto del comm. Santoro, del Mini­stero delle Corporazioni^ per­chè abbiano ad intervenire prontamente ed energicamen­te. Altrimenti tutto andrà a catafascio, ogni consorziato vorrà riavere la propria indi­pendenza e si inizierà quella lotta che rappresenterà nan un vantaggio, ma un danno grave per rindustria.

Non b isogna dimenticoTB cne siamo in piena polìtica autarchica e che il funziona»

e perciò le speranze dell'enfourar/e di Chang si rivolgono sempre più alla Sovietia. Si spera in una guer­ra lunga in seguito alla quale i seguaci di Chang, appoggiati da Mosca e rifomiti di da"naro da Lon­dra, 'Washmgton e Parigi dovreb­bero resistere indefinitamente alla avanzata giapponese ritirandosi nel­le grandi profondità delle Provincie interne. Ciò è puerile iUu'sione.

Il Giappone marcia infatti a grandi passi verso il secondo obiet­tivo e cioè la costituzione dell'inte­ra Cina su basi nuove e in pari tempo tradizionali, che distruggano le insensate ideologie divulgate nel­le città dai reduci dell'università "Ji Princetown. Non solo nella Cina del Nord occupata e cioè nella pro­vincia dell'Honan si è installato un Governo autonomo, il cui primo atto simbolico ma significativo è slato di restituire alla vecchia me­tropoli il suo titolo di K capitale del Nord » Pechino, in luogo del Pei-ping repubblicano, ma appare ogni giorno più chiaro che.il Governo di Tokio raccoglie sempre maggiori consensi in tutta la Cina al suo programma liberatore.

Noi lo prevedemmo scrìvendo *ìn dall'inizio del conflitto che. distrut­to l'esercito regolare di Ciang, ohe .solo manteneva con la forza mili­tare l'artificiosa imita repubblica­na attorno al governo dei banchieri sciangaìoti, la tendenza naturale delle Provincie sarebbe stata di ren­dersi autonome riportando il paese alle sue vere tendenze, assolutamen­te avverse all'idea repubblicana, de­mocratica e comunista. Ed infatti, dopo la sintomatica condotta dei governatore dello Scianttmg, lecco •che sorge nell'Honan un Governo autonomo con capoluogo, a. Ciieng Teh, e si discute già di una grande federazione di. pro'rincie nordiste che avrebbe a cajx» il Maresciallo "Wu Pei Fu,

Ma anche nella Cina centrale scomparso di fatto il Governo nan- mento dei consorzi ha già per-t ^ l l - J f ^ t r ^ ^ ^ I U \ ^ I '-^^^odi^tluUre una grande tenimento della pace'» o i ^ n i poli-1 PS^^t^ dell importazione estera tlco-amministrativi ì-quali preludo-Icore prodotto-nazionale. '

'-"'"•' - ".^.'.'ÉMlsùiàX^ £K4'^v..:i.s.'-^v-J •' ^J.^ ' ' „ e -'3^«^Élfa. , iJsv; y-:-*l

Page 2: •r'k- L REGIM .t'-- •* : - E...L REGIM - •r'k- ".t'-- •* : - E f^ARTEPr 30 NOVEMBRE 1937 - AnnXVI *o CREMON A -XXI A.V • N. 2S5 hZZ! OALIOONAMCJMÌO 1.,1 , t„p„o-« :

ilìLCMB PI

L se

inghilterra i ìgrza col hiOGO

•rusalemme, 29 notte. ;":nare di tanti awerxi-•--odia, che martoriano

_,;;i questa povera terra • e tra il diluviare di

-.ao GÌ notìzie contrae guardo del vero stata" •lei grado di resistenza.

ZI paiestinesi di fronte politica di repressione

.~r.a Mandataria, abbia-• '•.'ìiedere delle infoft-ia-

-e a una notissima per-uisena di Gerusalemme.

• :r.e il nostro intervista-. rto un capo di sottor-

. ;sse un uomo di co-. ; primi ranghi non ti

- certo in libertà a casa ...n onesto cittadino, ma

:e ! suoi peccati di amor ::ci campi di coneentra--an Giovanni d'Acri op-i:ole SeiceUe. E', tutta-• lamie di una famiglia

•.r.ra e gode di un pre-. .onTLune sulla massa dei

sionari. Anciie la sua ...idi. ha un peso di au­menta di essere tenuto

..a considerazione.

.-reiti nella sua villa, ài. •:£ della città, con tutti

deferenza e di genti-•„. son tanto prodighi gli -.crso gli Europei. Poi.

-: caretta e una tazza di :;; li ghiaccio del forma-- primi approcci, ha co­

ri monologare con brio ;;to. sul presente e, più ui ruturo della Palestina.

;ójamo ascoltato con vì-;:-TereEse per più di un'o-

:—ompendolo solo di tanto -on qualche domanda per

:.,omento di schiarimenti a - di certi punti che ci •:-.no di maggior impor-

Sedimenti d'odio ..-.'.eso. non tentiamo nem.-

•'.: riprodurre in exte'iiso r.a detto il nostro interio-

a riguardo della causa na-. _• del suo Paese. Sarebbe

,:;ca d'Ercole. Tutti sanno, „ Quanto sia difììcile slron-'.u'.te le ampollosità dello sti-

• ".::uco per cogliere al cen--,. una lunga conversazione ^-.fnadre di un ragionamento •."'oppo spesso minaccia di af-"i; ii_ pensiero in un mare di ;•:. Con un po' di pratica, pe-. riesce a cavare con discreti ..a anche il succo dei discor-••'ariabilmente prolissi degli

7- :e queste premesse di esegesi :c'n'"--jca. vediamo di riassumere ;•. dicniarazioni del nostro cortese ;r.vrv:stato. a cui, naturalmente, .~..-c:anio. per debito di giustìzia, ::;;:Q ÌI .merito e tutta la responsa-BLila storica, politica e profetica aci -noi apprezzamenti. ' Il loro or.tcnuto sostanziale può essere cpnpendiato brevemente così ; f \'i-r.ti anni di esperienza hanno fanvmto gli indigeni della Pale­stina che essi non hanno nulla da =p»rare dall'Inghilterra. A ogni volger di stagione, han dovuto incoiare una delusione di più. La loro iìducia tradizionale nella giu­stizia della Gran Bretagna si è spenta a poco a poco davanti alla condotta del Governo di^ Londra per rapporto alle pj»rie®ff—ratte^-d'drante^ la guerra allo Sceriffo ce;l;i Mecca. Hussein. Venendo -ler.o la stima, si è fatto stradst ne; loro cuori dapprima un. sen-tiiT.ento di accorata mortìficazin-:;e e poi una fìaTrima di rancore e di vendetta. L'appoggio accor-CL'.to all'invasione degli Ebrei e ai piani egemonici del Sioaìsmo r.'jn .ha latto che avvelenare sem­pre più il sangue degli Arabi, au-T.e.ntandone continuamente l'astio e- i; dispetto contro Albione. X Ti.-:ndi di repressione adottati dal-'.:• Potenza Mandataria in questi •J:'-v-rd anni contro i! loro movi-.Tirnto di riscossa nazioaaie baaiio fir..-o per provocare dei veri sedi-' :" : : : ! di odio nei loro cuori. Og­gi '.uosto furore -dì av\'ersione ccr.r.-c l'Inghilterra ha raggiunto il r. as.cimo grado di esaspeKizio-r.i. Chi crede dì non doverne, te-rc."-.; conto, si prepara ad andar '.':"".r'.tra a brucianti ed amarissi-rr'j ccii:.=ioni 2.

lì colosso dai piedi d'argilla - C ; Inglesi si illudono che,

una volta domata la nuova agi-t;...:one e sistemato definitivamen, t: . . ruturo assetto della Paie-r...-:, ZÌI Arabi finiranno per di-r.. 'lua.-e e per ridiventare ami-: ^liTmpero. Noi non scorde-

•.jiù 'quanto abbiamo patito • SLI ultimi tre luatrL Musso-

'•-. M detto in unjB storico ,di-. ' • •.. parlando dell"assedio eco-:. '• T aeile sanzioni, che è vano -:• -1 l'oblìo dell'Italia verso • - '.e tentativo di juguiazione "'• - popolo di quaranta milioni. '^••••'• anche noi delio stesso pa-~ •" ". riguardo dei torti che ci ha • :• a Gran Bretagna. £ ' vero

nostre imprecazioni posso-•mbrare armi spuntate da-aila potenza di Londra. M:i

. che Siam detti fatalisti, ab-i . -.0 tede in Allah. E facciamo

..rande assegnamento anche vendetta di Dio. Dei' resto

\oi Cristiani avete nella ; ia stona di un certo sogno

' oucodonosor. che ha visto .•'.-so di ferro e d'argento

rumorosamente al suolo ..-,-ì all'urto di un.sasso ae-•iattere contro i suoi piedi

':.. Chi conosce le vie- del--ì-.o' Non potrebbe darsi

• discari della. Provvidenza .Oi cella Palestina abbiano

da rapnresentare ia parte -•-olo della Sacra Scrittura • . r.1 frantumare il gigante

•-.nero Britannica? Anebe ••:nuscole possono qualche

•'." tm comnlesso di cirCo-' ni coincidenze, produrre

'•: r nonne portata. Per eon--ono convinto che l'Inghil-Ti scavandosi la fossa :n

Forse senza saperlo, es--'T.a coi fuoco e giuoca s-u

'proOG del . Mediterraneo •"t". arrischiatissima che ha 'r^tjì T avvenire dell' Im-

-o>t>( Sandro Beili

i ' i j ^iì iiforenza nel nref JsiiirDiriìa a Berlino

Berlino, 28 notte. ' ro:. .Manacorda, insegnante ;.ti'rFità c'i Firenze, ha te-

c ùesta sera alltAccadfanla -rir.a delle arti, una conferea-.' !. Vita e rappresentazione •iii-Tna arte italiana ?), trat-• il sogsetto in correlazione "-'•i<rra di pittura e di scuitu-•'..';r!a ospitata in-questi gitav '-'---ccadcmia prussiana d e f e "•:'.a dotta conferenza ìxaiim '•'"-> varie personalità d e ^ -ca e deUa cuU:}n&.'teò««ai^,

ner-sonaìiià' itàJlane

ail'isfiEila Petrtìi- in Albania L'ioa&garazione deiia sede

de! Banco di Napoti a Tirana Tirana, 29 notte.

Ieri il ministro itaiìanò delle Finanze, Thaon di Reveì. accom­pagnato dal ministro deU'Eoono-mìa Nazionale albanese, Toci, dal R. "Ministro Jacomord e da altre perscaialità, è- partito in automo­bile per DevoU, in visita alla zo­na su cui sorge l'Azienda italiana petroli di Albania e dove è stato ricevuto dal R.-Console a VaUona e dai dirigenti dell'Azienda. Il mi­nistro delle Finanze ha visitato gli efficienti impianti della zona petrolifera, irta di torri metalli­che e risonante di fervida attività lavoratrice, ed il complesso di edifici e di case operaie iixtitolan-tisi a Costanzo Ciano che, nella sua qualità di ministro delle Co­municazioni, dette efficace svilup­po alla Azienda petroli di Alba­nia, ia cui attività costitaisce un luminoso esempio di collabora­zione italo-albanese.

L'illustre ospite, che è stato fat­to segno ad entusiastiche manife­stazioni da parte dei dirigenti tec­nici e delle maestranze, ha fatto r i tomo a Tirana nel pomeriggio e si è recato alla sede del Fascio ove si erano adunate le colletti­vità italiane di Tirana e le rap­presentanze del Fascio di Duraz-zo e Shìak. Il ministro delle Fi­nanze, che era accompagnato dal R. Ministro Jacomoni e dal per­sonale della Legazione, è stato r i­cevuto dal R. Console e dalle ge­rarchie fasciste e salu-tato da vi­branti acclamazioni. Il R. Mini­stro a Tirana, a nome della col­lettività italiana, ha rivolto ele­vate parole di saluto al rappre­sentante del Governo fascista. Il ministro deUe Finanze' ha rispo­sto ringraziando. L'adunata si è svolta in un'atmosfera di vibrante entusiasmo, • fra interminabili ac­clamazioni al Re e al Duce fon­datore dell'Impero.

Nel pomeriggio di oggi, con ce­rimonia semplice ed austera, è stata inaugi^rata la sede di Tirana del Banco di Napoli. Erano pre­senti il ministro delle Finanze ita­liano Thaon di Revel. i membri del Governo, deputati, alte cari­che albanesi, il R. Ministro d'Ita­lia con il ' personale della • Lega­zione d'Albania e della Banca Agricola di Stato, nonché una larga rappresentanza della classe commerciaile e della stampa. Le autorità e le personalità sono sta­te rice-vute dal direttore generale del Banco di Napoli, on. Frignani, giunto stam-ane, che era coadiu­vato da alti funzionari della di­rezione e dai dirigenti della sede di Tirana. Dopo la visita agli uf­fici della sede, gli ospiti illustri si sono riuniti nella sala del Con­siglio, dove l'on. Frignani ha pre­so la parola ringraziando le auto­rità presenti e rivolgendo un de­ferente saluto al ministro Thaon di Revel; quindi ha ricordato le gloriose traxliziioni del Banco., di Napoli ed i priacdipi cui ispira la sua pl-urisecolare feconda azion-2. L'oratcwe ha aggiunto che la filia­le di Tirana è stata inaugurata sotto i migliori auspici, in coin­cidenza con lo storico anniversa­rio che l'Albania, stretta intorno i S. M. Ee Zo | , ^celeta^ in o.uesti €!orni,"i «tì in> ujia^^ jSmosfefa *<ìi cordiale e proficua coUaborazioie itaLorapj3n£ses.. Jita.,.;,-inBltre j - d e ^ ^ ehe'm Albania .irÈmj;s,drjNapp'li^ intende tenacemente ìavbiiaTt per sempre più incrementare" i . rap­porti eoonomici t ra i duff Paesi ed ha concluso inneggiando alla fraterna amicizia italo-albanese.

A nome del Go\'erno ha rispo­sto U ministro dell'Economia Tcci. il quale ha affermato che ia pre­senza-dei Banco di Napoli in Ai-bacia costituisce una nuova, prova fraterna affetìraosa, leale assisten­za deH'Italia fascis-ta alla Nazio­ne albanese. Ha ricordato che il Banco di Napoli conta già al sup attivo un efficace contributo alla organizzazione della Banca Agri­cola di Stato ed ha concluso espri­mendo la viva, sentita gratitudine del popolo albanese ed inneggian­do alla fraternità dei due popoli che l'Adriatico unisce e al Duce grande amico dell'Albania.

' JDopo la cerimonia l'on. Frigna­ni ha insediato il consiglio d'am­ministrazione. S. M. il Re Zog ha conferita al direttore generale del Banco di Napoli, on. Frignani, il Gran Cordone dell'Ordine di Scan-derberg.

Re Zog assiste alla rivista delle forze armate, a Tirana

La sonferenza franco-inglese nella capitale brilannica

I e l l a prima riunione sarebbe stala principalmente discyssa la qyestione delle coionie ex tedesche Londra. 29 notte.

La riunione dei ministri inglesi e francesi, che ha avuto inizio og­gi a Doviming Street, non pare, secondo le ultimissime informa­zioni, abbia raggiun-to conclusioni importanti. A. Londra si insiste questa sera neH'afEerraare che la questione delie colonie è stata quella piincipalmsìte trattata du­rante la lunga riunione odierna e SI sa che da taìi discussioni' è risultato evidente che il problema richiederà ulteriore e particolareg-.giato esame.

Dieci allegati

l^ri ricevlmenlo alla Legazione a Roma

Soma, 29 sera, in occasione del 25"' anniver­

sario della proclamazione della indipendenza albanese il ministro d'Albania presso- il Quirinale ha offerto un ricevioiento al quale hanno partecipato i sottosegreta­ri di Stato agli affari Esteri Ba-stianini ed aUa Guerra generale Pariani- il ministro di Stato Mo­sconi, il primo maestro di ceri­monie di corte di Sant'Elia, l'am­basciatore Aloisi. l'on. Gray, il capo di gobmetto alla presidenza del consiglio prefetto BeUazzi, il direttore generale per la stampa estera, ministro Rocco, il gene­rale Agostino, il comm. Guidetti e numerose personalità italiane del mondo politico, intellettuale. a.rtisticQ e della stampa; Il corpo diplomatico è intervenuto nume­rosissimo con a capo S., E. il nun­zio apostolico mons. Borgoncini Duca. Erano presenti gli amba­sciatori d'Inghilterra, Stati Uniti, Giappone, U. R. S. S., Cina; Tur­chia, CUe, Spagna, i ministri ple­nipotenziari di Cecoslovacchia, Jugoslavia, Grècia, Bulgaria, Nor­vegia. Egitto, Svizzera. Afgani-s t a a Irak e Iran e molti altri rappresentanti del corpo diplo­matico, numerosi ufaciali italia­ni deUe varie armi e gli addetti militari stranieri. Il ricevimento si è svolto in una atmisfera di grande simpatia e di viva cor­dialità per l'Albania.

LiPniimiiiliMi inaugura il JV Corso

delia Sctrola missionaria Roma, 29 sera.

La Prinapessa .Maria di Savoia ha presenziato l'inaugurazione de] quarto Corso .deUa Scaoìa missio­naria p e r soccorsi d'urgenza me­dici e chinirgicL La cerimonia si è svolta nella sala Lantisiana e di San Giacomo-

La Principessa.Maria.di Savoia è stata ricevuta da S- E. il Prin­cipe Chigi, Gran.. Maestro del So­vrano Ordine di Malta, da 5. E. Pe tegnani , diCfittois-.g'Kier^ie il*l" la SaniJà F u b ^ i i ; ^ « da .& £ . Csr-lo-Soinu.

Dalle 11 di stamane alle 18,45, i Primi Ministri di Ingriilterra e di Francia e i due ministri deKli Esteri hanno discusso o scambiato vedute. Alla riunione, che ha avu­to luogo nella sala del Consiglio nella residenza ufficiale dei Pri­mo Ministro, hanno partecipato cinque delegati da parte inglese e cinque da parte francese; oltre i ministri, sedevano a fianco di Chamberlain il vice-sottosegreta­rio agli Esteri Sir Hcrne Sargent e Sir Robert "Vansittart; dal lato opposto l'ambasoiatare Gorbin, La­ger, Massigli; ài fondo del tavolo sedevano i due interpreti che han­no via -via svolto la. conversazione dall'una all'altra lingua. Subito dopo lo scambio degli abituali convenevoli, Halifa.x ha Riferito le impressioni TiFCrtaSe" durante la 51ia 'recente .vislfe -jin. Germania. •-"Sj jaiQi'aEgiifiirBi'Cke l'esposizione deve-essere stata-.piuttosto- lunga, giacché alla fine di essa- Cham-be'rlain ha fatto notare essere or­mai tempo per la colazione, che è stata' servi-ta nella stessa sala e sullo stesso tavolo. A questa co­lazione Chamberlain ha,^ invitato, oltre i predetti- personaggi, Sir John Simon, Lord Hailshaim e Sir Thomas Inskip. Alle 14,45 le con-v,prsaziom hanno ripreso in' modo più formale di guanto avessero potuto progredire durante il pa­sto.

A quanto è dato sapere la re­lazione di lord Halifax non. ha costituito un monologo. Via via che gli interpreti traducevano es­sa è stata commentata con osser­vazioni fatte dall'una e dall'altra parte del tavolo per stabilirne i punti di maggiore rilievo. La di­scussione, sulla relazione Kaliiax ha occupato anche'una parte del­la ripresa della seduta. La discus­sione si e quindi centrata su un esame della questione delle co­loni^

Si assicura che - ia delegazione-francese era arrivata a Londra preparata a discutere tutti gii aspetti delie richieste tedesche per la restituzione delle colonie.e par­ticolarmente dal' punto di vista delle necessità economiche che anche impongono tale restituzio­ne. Secondo informazioni che ab­biamo ragione di ritenere fondate, i delegati hanno raggiunto in que­sto punto soltanto un accordo: che il problema richiede consi­derevole ulteriore scambio di ve-d-ate. Successivamente si è parla­to della prossima visita di Deibos a Varsavia, Bucarest, Belgrado e Praga.

. Quindi il colloquio è vertito sul­la situazione creatasi a Sciangai in seguito all'occupazione giappo­nese e in fondo sulla situazione in Spagna. Su questo punto i mi­nistri hanno convenuto che la mi­glior cosa è lasciare la materia nelle mani del Comitato del non intervento. Da quanto si è potuto apprendere l'esame della situazio­ne in Spagna non è stata estesa a quella complessa- di problemi che gli inglesi chiamano sicurezza nel 'Mediterraneo.

Da Dovifning Street i delegati francesi si sono recati all'Amba­sciata di Francia. Prima di uscir­ne per recarsi a pranzo presso Eden Chamberlain- ha rice-vuto i giornalisti ai quali ha detto che la conferenza si riunirà' e consul­terà i suoi lavori domattina.

Iinniinente comunicato Nel pomeriggio sarà diramato'

un comunicato ufficiale del Go­verno inglese poiché — ha detto il Presidente del Consiglio dei Ministri — è stato esso ad in­vitare i ministri francesi qui e tocca a lui fare le comunicazioni che crederà. Tutto questo è stato preceduto dalle usuali assicura­zioni che la Conferenza si era aperta e svolta in uno spirito di vera . amicizia e che su tutti gli argomenti trattati le due delega­zioni si erana trovate completa­mente d'accordo e solidàiL Tut­tavia il ministro dopo avere- detto da chi sarà <liràmato il comuni­cato ha aggiuntot «Sì farà- come-nei conclave. Si darà L'annuncio quando sarà stata' raggiunta l'una­nimità ». -

Dopo il pranzo, presso la resi­denza privata del. Segretario agli Esteri i ministri hanno ripreso la conversazicFue, fermasidosi su quei parHcolaii che la vastità dell'ar-gomento.-trattato 4urante-.ia riu.-.

'niraie-a Oovrmag. Street non ave ­

va consentito di approfondire. Si apprende inoltre che ia riunione di domani mattina sarà soprattut­to destinata aUa compilazione dei-comunicato ulficiale, che sarà di­ramato nel pomeriggio. E' confer­mato che Chautemps e Deibos ri­partiranno per Parigi domani nei pomeriggio.

Negli ambienti giornalistici cir­cola insistente la voce che du­rante i colloqui avuti questa, sera dopo il pranzo in casa del mini.» stro degli Esteri i delegati avreb­bero anche esaminata la possibi­lità di un patto "a quattro - Italia-Germania-Inghilterra e Francia. Negli stessi .ambienti si ritiene che ragione non ultima dell'in-vito britannico a Chautemps e Dei­bos sarebbe stata qualla di sta­bilire un piano di azione diplo­matica -per raggiungere tale fine.

I colloqui visti dalla lente berlinese

Berlino, 29 notte. La conferenza franco-inglese di

Londra, vista nel quadro del natu-lale desiderio di Quello che si chia­ma in gergo diplomatico tm giro- di orizzonte, all'indomani specialmente ai quella -visita di lord Halifax a Berlino la cui aiti-vità di carattere infonnativo del settore di orizzonte germanico è senz'altro da- ammette-rfi, non-suscita;. in.'etermarasE'.^e non -echi, di' gìustiifia»8ai«ine..'sej<pajre nan-cii- .grande-aspe-ctaziane, alla lace di. ialiti ' 'filtii precedenti ' > ssasasAi ; di • crizzcaiÈe ghpAsnDO -laasiaibOKijc'.tegL-po che trovano; cioè nebbia'fitta e visibilità sempre scarsa da ogni punto-.

Dubbi e riserve Si saarebbe tuttavia disposti que­

ste volta a fare credito al nuovo tentativo, se ancora una .volta le manifestazioni della stampa trance^ si.' che lo accompagnano, non consi­gliassero atoiianti dubbi e riserve sulla capacità degli strumenti visi­vi che alla bisogna sembra verran­no adoperati. Ècco infatti che la btampa francese parla di «soluzio­ni, d'insieme » : formula e schema che a Berlino destano la piìi giu­stificata diflidsnza risuscitando il poco gradito sapore di quel « collet­tivismo » che pili volte ha rischiato di mandare all'aria, ogni idea di si-sie.-tìazione europea e che dopo tan­te prove, urti, riprove e saggiature, quante ce ne sono state negli ulti­mi tempi fino alla conferenza di Brusselle, si aveva ormai ragione di ritenere Infranta-e screditata essa stessa come panacea universale ..air rr.eno.

Questa è la lente con cui si scru­terà a Londra l'orizzonte — si os­serva — e si M, già a priori-quale spettro visivo essa renderà: un mi­raggio ingannevole, fatuo.e funesto come gli altri ed anche questa" vol­ta passerà invano. Un. giro di oriz­zonte deve passare in rassegna ed avvisa.re certamente un insieme di soluzioni: ma parlare di « soluzioni, d'insieme » è una inversione di f or-niula ingannevole che non fa pre­vedere nulla di buono e di utile. E' quello che i giornali prevedono, ri--Itvandolo dal coro di stampa fran­cese e dal fatto stesso che l'invito alla conferenza è uarttto su deside­rio di Parigi, dove il programma è stato preparato.

In altri terminìr QueUò che si t e ­me e contro cui si-mette in guardia è- di assistere un'altra volta ad un ennesimo tentativo di resuscitazioine della politica collettiva che-sarebbe senz'altro- destinata a fallire mise­ramente. Non si a-vrebbe "nulla da obiettare a che per soluzione d'in­sieme si intendesse di prendere- in esame l'insieme delle questioni in corso, da quella • spagnola a quella orientale, ai problemi. economici e. delle valute, al problema .deUe colo­nie e deUe materie prime, alle que­stioni medio europee, al patto d'oc­cidente, alla riforma della Società delle Nazioni e più ne ha. pili ne metta. La materia, come si vede non manca da discutere, ma se si vuole trovare proprio l'unica modo per non concludere - nulla non si deve fare altro che .sforzarsi di far-n? tutto un carrozzone collettivo di quello che negli ultimi anni hanno reso ancora più oscuro, e complicato l'insieme delle questioni senza- chia­rirne nessuna e ciò per la semplice ragione, che il carrozzone in ultima analisi era montato al solo vero scopo di approfittare della compli­catezza e della oscurità oer passare di contrabbando qualchecosa: che era poi sempre la stessa cosa e cioè l'oppressione e l'àcoerchlainento di un terzo e l'assicur^zipnc di una egemonia.

Conti senza l'oste Oppressione,, accerchiamento, ege-

monia: anche solo nominati questi terminisaimo-di staaiào e di fuori moda e depongono essai poco della capacità e del buonsenso di coloro che a Parigi. ancora lì covano in seno.

n termine di «soluzioni d'insie­me » — nota- la- Nachtaasgdbe — .è tiitt'altro-che nuovo, ' Neg-lj anni dal 1924 al xsaa tìi l'argoBieotàxe-le loa tae ad^wrato'iiuaiuiò !EÌ[,'bSi&

tò di chiamare la Germania nella Società delle Nazioni leg-andola al carro collettivo con un insieme di promesse non mantenute. La Ger­mania fu legata con queste promes­se alla sicurezza generale; ma le cose promesse, la parità, la libertà di difesa, lo sgom'oero della zora smilitarizzata, la restituzione della Saar, tutto ciò la Germania dovette prendersi da sé sotto la guida di Adolfo Hitler. Tanto maggiore è la diffidenza di questi circoli contro queste formule in quanto che certa stampa francese mostra chiaxamen-t^ di volervi contrabbandare anche un tentativo di disturbare l'asse Ro­ma-Berlino. « Si confessa di volere separare Roma da Berlino — nota lo stesso giornale — mirando ad un accordo con Berlino. Dovessero essere questi i piani sottpnosti ai ministri che c^gi si' riuniscono a Londra, allora possiamo dire certa­mente che essi possono risparmiar­sene ia fatica e possono comoda­mente occuparsi delle loro faccende orientali lasciando stare in pace la Germania ».

OHimismo a Parigi Parigi, 29 notte.

Colonie, Europa centrale. Estre­mo Oriente, tali sembrano esse­re, secondo le informazioni pari­gine, gli argomenti principali trattati oggi a Lpndra fra i mi-

'.histri ùiElesi e francesi. Il prq-W^àaLllàèUé 'fi-v^dicàzióàì '"cb.lQ'T. .n'iali .te;deacfie,, saj^bbe,, sfato.. es^r. i^a^.SQtt j^ ' , ; tyt t ì ,i ,§fioi -, aspetti ma, per giùngere alla cbriclusio-ne che. un esame, ulteriore e più approfondito si impone con l'in­tervento degli altri Stati manda­tari, cioè il Belgio, i -Dominions e il Giappone. In quanto all'Eu­ropa Centrale, i francesi fanno dire che i due Governi sì sono riconosciuti egualmente preoccu­pati del mantenimento della pa­ce in quel settore e che il pros­simo viaggio di Délbos ha rice­vuto la piena approvazione del­l'Inghilterra.

Su questi dati rudimentali e di sapore accademico non è certa­mente possibile e consigliabile imbastire un commento. Ma se teniamo conto della dichiarazio­ne attribuita qui alle sfere bri­tanniche secondo cui la riunione odièrna sarebbe stata una. delie-più feconde - e soddisfacenti di questi anni, anzi del dopoguerra, non sarà forse illecito dedurne che all'atto pratico le divergenze fra Londra e Parigi si siano ri­velate meno gravi di quanto non si prevedesse. Le conversazioni di Londra non costituiscono se non una entrata in materia. Do­po, stando alle stesse voci raccol­te in questi ambienti, nuove pre­se di contatto saranno necessa­rie con Berlino e con Roma.

Ma l'Impressione degli inviati speciali parigini si risente in ge­nerale a torto o a ragione di un certo ottimismo e della fiducia che le conversazioni potranno continuare. L'elemento più nuo­vo della situazione è che, spinta dalle circostanze internazionali e daUa Scemata importanza della carta russa, la Francia si dimo­stra, come accennavamo giorni or sono, meno aliena che in passato dall'idea ,di un accordo fra le quattro grandi potenze occiden­tali. La conversione è ancora troppo recente e troppo vaga per potersi escludere che essa serva eventualmente da para.vento .a nuove manovre, ma che una con­versione ci sia sarebbe difficile negarlo; vari giornali di sinistra cominciano ormai a considerare che, in caso di guerra, il con­corso russo in favore della Fran­cia sarebbe inesistente, mentre l'appoggiò dei piccoli alleati o-rientali rimarrebbe problematico soprattutto se sì trattasse di di­fendere l'integrità della Cecosla-vacchìa.

Posto come assioma che l'In­ghilterra dal canto suo si terreb­be sulla aspettativa, almeno in un primo tempo, la Francia, di­cono questi giornali — e fra gli altri la radicale Hepubliqwe — avrebbe da farla con 110 milioni di Tedeschi e di Italiani, cioè do­vrebbe -battersi a due contro cin­que. In queste condizioni la guer­ra non potrebbe finire se non con una nuova Sadffwa e una nuova Sedan; Ma, dato pure che il disa­stro venisse miracolosamente e-vitato, un giorno o l'altro biso­gnerebbe pure deporre le armi per sedersi ad un tappeto verde. E in quale stato sarebbe allara la Francis-^ per trat tare la pace?

5i--ss<»C»-<

II generale Lfidendorff in grave stato'

]$Ionaco, 29 notte. II generale LiideBdorff, da tem­

po sofferente di una affezione aUa vescica,, si- è improvvisamente ag­gravato. Le condizioni dell'infer­mo, che ha da poco copipiuto i 73 ai^ni, clestanc -qaalebe - praoeeuea»-•zionet..

PER L'JIDTJIRCHIS NUZIONALE

Hicchezza di volpi e dì castorino iit origliat i

ROMEO- TO^rrSElXI

Non vogliamo in Italia ose di moda di Parigi

Agiscono, forse, sulla genialità francese quelle misteriose, oscure jorze che inaridiscono le sorgenti dell'ispirazione creatrice di un po­polo allorquando questo popolo, per abulia o per esaurimento, più. non scende nelle profondità secolari del­la Stirpe per ricercare Za pura polla della sua linfa, riportarla alla luce e riprendere la mafcia incontro al sole.

Così l'arte francese é in piena de­cadenza in tutte le sue manifesta­zioni, non, esclusa quella della moda che è. un'arte fatta soprattutto di genialità. La prova di questa deca­denza l'ha data la Mostra dell'ele­ganza all'esposizione -parigina, che doveva rappresentare una rivincita e si è, invece, risolta, in una scacca completo, tanto che gli stessi fran­cesi l'hanno definita : « un musée d'horribles mannequins en haillons». Ogni commento sarebbe superfluo.

Ma quello che a noi interessa è che questa vecchia, esautorata moda francese cacciata dalla parta me­diante la faticosa e costosa organiz­zazione di industrie nostre, con l'ap­poggio più fervido e più. appassio-nato del Governo e della parte mi­gliare del popolo, questo rudere su­perstite di un tempo aureo, tenta di entrare dalla finestra.

Ma in Itaiia esistono, per nostra fortuna, uomini che hanno gli oc­chi aperti, che non si lasciano facil­mente ingannare. Essi sanno, e lo hanno denunciato, che questa ca-muffatura all'italiana di modelli e prodotti francesi s un tradimento: agli industriali e agli artigiani, agli artisti e agli operai italiani che da anni lottano, in accordo col Gover­no, per liberare la Nazione da que­sta schiavitù. econoTnica, la quale toglie pane ai nostri lavoratori e miliardi d'oro alle casse dello Stato; tradimento al Capo e al Fascismo.

Si illudono gli interessati se spe­rano sia ignoto che le dite case in questione non primeggiano a Pa­rigi né per l'originalità e l'eleganza delle loro creazioni, né per la scelta della clientela. Da noi si sa benis­simo che non sono neppure anno­verate tra le « Maison d'haute Con­ture » benché per propiziarsi l'am-

j&ito onore abbiano le due dirigenti assunto atteggiamenti francafiU ad oltranza così da meritarsi l'appella­tivo di « italiennes réactionnaires » ciò che all'ombra della torre Eiffel oggi suona « antifasciste » alias « av^ titaliane ».

Tutto questa è arcinoto anche da questi « provindalani » di italiani i quali, però, non sona per nulla di­sposti a lasciarsi gabbare né dalle signore « parigine » né dai laro in­teressati sostenitori; essi lottano e lotteranno contro qualsiasi utradU mento y> più o meno mascherato da vernice tricolore.

Il Regime Fascista da molti anni, persegue una giusta campagna can­tra i prodotti stranieri, contro tutte le nostalgiche manie esterofile; la campagna, oggi, si é cambiata- giu­stamente in battaglia per l'autar­chia.

I «corsràefti» del nostro. Diret­tore — il quale non manca di inter­venire quando ni .^ia, da. afferroare una verità, ..fustigare : ^irojìttcstori, i rinuTiciatan, i. panidiVie • Sii- iaeo-^^cienti, allorché li ve^fj^adir» o disinteressarsi dei granii problemi nazionali — hanno suscitata le più vive appTovagioni in ttjtta Italia.

Riproduciamo due trai le lettere pervenuteci: una proveniente da una Casa, di confezioni, l'altra da una ditta tessile:

" Torino, 27 novembre lU.mo signor Direttore

.\ nome degli industriali dell'Alta Mo­da di Torino e come inejnhro del Diret­torio Datori di Lavoro, sento il dovere di esternare alla S. V. rjl.ma tutta la mia gratitudine per l'efficace autorevole opera svolta attraverso al Suo giornale a favore della Moda Italiana, interes­samento che viene ancora una volta a roFfcrmare la di Lei imjnutabile Fede fascista anche in tema di autarchia-

La nobile .-izione felicemente iniziata da Regime Fascista non è stata bene accolta da un quotidiano torinese Si deve infatti deplorare la scarpa com­prensione fascista di un redattore che mentre difende gli interessi dei mece­nati, tenta di .sabotare il progre-s-sivo sviluppo della moda nazionale recando anche offesa alla classe decli industriaU di -ìlta Moda di Torino che nanne sempre risposto all'appello delle più Alte Gerarchie per difendere un pri­mato acquisito per tradizione di sforzi e sacriiici.

A Lei, onorevole, animatore instan­cabile di fede fascista, il compito di esaminare l'articolo incriminato.

DeUe due italiane menzionate dal cor­tese paladino, una aveva preso cittadi­nanza infflese da molto tempo, ma offici è cittadina francese, ii che significa aver rinunciato per la . seconda volta alla -Patria potestà. Ed è proprio a que­sta signora che sarebbero stati offerti nientemeno che sei milioni per il tra­sferimento a Torino della sua casa di Parlari, nientre alle Ca.<e n.i7Ìonali, i -a-liane nelle orisini delle stirpi e nello spirito creatore, verrebbe negato qual--siasi aiuto morale e materiale per la loro espansione economica.

11 problema della concorrenza fran­cese .rappresenta adunque una grravira eccezionale perchè tende a soffocare non solo l'industria privata di Torino, ma l'Industria nazionale dell'abbisltamento femminile. Gli industriali di .A.Ua Moda di Torino, memori delia di Lei ardente fede fascista, confìdana che la S. V. TU.ma vorrà combattere con la Sua fer­vida Parola perchè il Progretto non ven­ga perfezionato nell'interesse della col­lettività e per ii hèns deli' Industria nazionale.

Rispettosi saluti fascisti. TRITELLI GIACINTO

* * * Coma, 37 novembre

illustre Direttore, Ho letto il corsivo « La Moda di Pa­

rigi servita a domicilio > comparso sul Regime del 19 corrente. Nella mia qua­lità di industriale serico- che dedica tutta la. sua attività alla creazione di tessenti ài sita moda, posso «ssCtm-gere :

Quasi tutte le seterie di alta moda che si consumano in Italia sono di ideazione straniera ed- in parte esse prò-veneoao direttaioente dalla Francia, in parte sono fatte fabbricare in Italia da francesi attraverso le loro numerose e perfette organizzazioni locali e in parte fabbricate e vendate da indastriali italiani in combinazione con industriali francesi.

Il consumo di seterie di crpazioac ve­ramente italiana è minimissimo. Le no­stre creazioni non hanno fortima presso i grossisti e confezionisti italiani. Salvi qualche encomiabile eccezione, tutti gli altri euardanof le nostre collezioni di­strattamente e con aria superiore; po­sano appesa le dita nei tessuti e fini­scono sempre col dichiarare: :Ke ri-parleremo- qtumda ritornerò da Faiìsì-.. o da lieoe secondo che si tratti di con­fezionisti o enissistt. S, intatti, vanno a Parigi o a Lione (o più modestamente a Milana presso le sedi italiane delle Case d'oltre .Alpi). Là vedono per mo da di dire e là comperano. Caxa com­perano? Tessuti che, vien loro- assi­curato, saranno nella, staidotte applicati da. grandi sarti. Non importa- se poi

non vengono ai^ticatr, come accade 9° • ^_ i- j -volte su 100. Non .importa clje il tes- j . Piegate» maglie di grossa, seta.- eoa sntoF-siar bejto -o lit utlg,' cSte- 'loror piac- h tadtwit. di -droppisg^a a Iati del cor-eia- • • non. piaccia.- Ko.. A. lom bà. ta | petto,-l^scitt!maiii.<ìaì-i!^'cestji&-euei''

sentire che l'-Lmpiegherà un sarto dal ture dei fiacchi-lieliiifiaté.tJà'-iiiaSr'li»^ nome difficilissimo da proiitmciarsi. | ga- orlatura- ' . • '• ••'••^^*^'

L'industriale italiano lascia passare qualclie tempo poi si riprcsenta ai cliente. Lo trova sprofondato nella let­tura delle ultime riviste di moda (na- t'jralmente non italiana). Questi jion ricorda di aver visto la sua collezione, non pensa alia fatica che le èi costata, al denaro che lei ha. spesa ifcr met­terla asBien e. JXon-ricorda-e»«Dtt.pensa, niente di tutto quesito. Ricorda invece be^issinlo dL aver in tasca, un campion-ciuo, un- campiopciiro di- tessunto- qual­siasi avuto a Parigi; fflìèlo refila in mano e le dice; ,Mi .riproduca .subito subito questo magnLfica patron di.., (al­tro nome difficilissimo).

ili dica Lei,. Illustre Qirettore, .cosa gliene pare-; Cosa farebbe Lei? Io per consolarmi e- per: sbarcare il lunario sa cosa, faccio ? Continuo a vendere, ai fran-ce.=i le mie creazioni'- sempre richieste e ben pagate.- Pensano - poi i. fransesi a rivenderle ai grossisti e confe'zioBisii italiani... come creazioni di Parigi: si intende.

Sud devotissimo -

Greatori di mutfelli psUm delle uffime nevita -Fer ,,qti.ie.iiia(,,cranaca .della., jnodai..l».-

scieremo la..' partila., ad alcune- JeHe, maj^giori - casa di confezione- che. .han^ no presentato -una bella.seria di ma-delìi alla. <t-Mostra.-tessile J romana, ed ebbero, tra i . tanti coiiseBsÌT qnello-anibitjssima del Capo-d^ Governo.

Il dirigenra di. una casa -iniiausse. ci . parla dell'abito da pomeriggio- di indiscutibile- importanza qusst'^anno-poichè la Moda, con la creazione di tessuti ó di modelli paitiÌBolari, tende a. far SGompacire la confoda abitudine di .indossare- un abito solo dal matti-no'>^all'x)ra del pransso. .« Par questo abito da pomeriprgio —^ dS3e it-sarta milanese — ' si sono. creati primi-,di tutto-nuovi-tessati: a quadri di seta che. si alternano a quadri" di lana, ' a strisc!;a di tafieta alternate- a.banda

Abito da sera azzurra scuro, con giacchetta di ermellino-

in lana ricciuta- che imita perfetta­mente il persiano; abbiamo, inoltr'?-sete con morivi in lana te-ssuci a ri­lievo e stoffa marbid'ssime a peio lungo e corro che hanno ia lucentezza de!, velluto e ia leggerezza dei velo. Va da' sé che essendo queste" stotfs già abbastaijSB. lavorate nella loro tes­situra più non esigono guamiàom per arricchirle o i-ingiovaairte, ma basterà ii taglki perfetto a dare quel tono di originalità necessario per l'a­ra di ogni capo dì vesitiario nn mo­dello j».

Ppofili e ripopti In questi tessuti si confezionaa» -e

prineipessn- da portarsi sotto al cap potto o alla pelliccia Inngn^ di moau che- formano xm tutto a patte <^e non hs-bisogno di naifanasrai al mantel­lo- che i» ricapre. IA stessa casa ^di moda ha presentato- alle sfilate abiti inied tagliati in pesante xasa opaco e iucido, combinati a- strisele oppure con tutta la patte davanti lucida' e il. dietro opaco: l'effetto- è distinto e simpatico. Per altri modallf ha-iin

I profili e le .strisc'e-ri|)ar^t8j%ft5* di gran-moda.?--vengona-nQtStti*è'.m;'dfc-verse cotteiiobi usate' c(»]i^ '.gO^&tsR zione,. specialmente per mQJi«|li a£4;a>. lore unico. E a proposito-sdi- gaUetat zioni,-la quali, servona. HRiìttó-..«<£» per le'rimodernatui:e-d£,Sbrtr-!*éffletó», sono- tornati in,. --oga- ij-pie^Jiettateifit. nissiialr ixÈniazasata : piccss^ k|^j|9»r suUe ' maniche come jninuàèdb-Tei^Ea-ritte, oppure.-rcòna, Bioftlà--sjiÌr-e3e^ ture delle spslie^- dei .fiaot^' t^<à»mvtr,. lo alla sottana.. -. ''•."'s.^-'ij-";;

Si può dira, cha tutta-ift 'tìófcsk-jMra4 j sono in- voga.-.dai. viola: ÀL-Ptósr.-^^o^ chiOv dall'azairxo .-al'ltaréfiitiipìi léi^sé^ • la gamma, .dei verdi '-<a'-déÌ.actì^^p^ però le più... belle,-la. ptùU'"ide§è^-principeasa. sono, in aeròtl.;jLlTàKpr. ^at-., tutte le' qualità:, afilna. ià..^ipi^i^|r:»q|k- . porta, la confezimii ricsxata/.3«EÉipì^^.-. -sumere- l'aspetto--».carnpii(siio,»j.re-^ii... armonizza, .con 'guarnizjQia.-jB.-,.__ non. consigliabili, ma-.sox:8rife---cJòiiÈte'; -. . de sia- per armonizzarsi son.'. certa; èà& " <-~ nag-ioni troppo plumbee, siaf- .pé"' •fen& .5--" mare- un.-; riciuama ad. altri- 'à8cSsw^»jW • dell'abbigliamento..ie- gusbrazàsàr.ire^T-^-S pelliccia a peio raso portano' lif.rfaj jL ,.;j nota- di- eleganza seveir^ sttgK'àtótT 'dì • :, -'

. véBiitt»'- e- in', panao. semprff !r>'.&feiJ9 ^ unita;' sono disposèe a-proS&3 l' ^BnT/"-orlataré,- applicazioni a Hìssgiaf^SEai beseati che" ornano le réasaS^fXfèsÈJ : petti. ìlcetitro dàvantf/d'elEs.gBKMij ma 3Ì vedono semprs «»9feRsoie*BwÉ* ' sottri ' di modo, -c&s - «ìàmlo-' l glÌH iétssÀ-' -di essere inteswte--natii-stèsa».sdièiRK, Generalmentg la- tinta dé]]y->'ti^efe'ift: .-è piìi SGora di - quella-iieIIia&ìi'(»c.-.'jmiBtr rane - sul soccinó!a;'.HèEQ ^sal .ìiicre!h£. no. grigio-.sai-vecds, 7Msi(!ci»^w^^i1|gk. .-g i n a - • -• --_• " V • .,

Tunrehitre gttinéij'y La direttrice '<& -OBB- rmi - Ijj^ftm.

ci Lnisarttìene' salU- -VT^,^, jteeeiaUL»t»' quest'inTemor detìa. tuaicfcrK;-,- ;' .'.---~-_-. '

Nella saa- coIlerioBi»i-a«.""oi>ywi') tia>. di-i-erse che- 3ccainp«gqg|pm;-?«^fi^..,^^ " -pranzo e da teatro. i'aao<A~jB^^iài^^ per : qiiali vengaaa:-atilizu;|i.-^. 4ia£ fetà,-- il grossa • graiia-i-*.--il-..eiHJàsi^ sono molto più corti di.,un«r-jtaiiiati#-tre quarti r inguainaaot •lafi.pBMÉuwsài» no alla cintura- in-uns^ kteid^ 'eón^'- -za. poi si allargano- kt"<iua .0 , ràtties.. rekì, q-aasi tutti più lunglii dÌàlHMC. « ^ , davanti. Queste tunioiiv -sa- j^netni^. con sottana di 've!luto---ep)Mtrà--dì; ptv; zo pesante - ltmghÌ5aiingE,''di« .".f»(àtÌMMi. anche un eorto strascico, -. _ . ;•_ V'

Tn generale- fa gonne.--v«riaaÌBt iK forma a seconda deiPtiào-^tti-i^mw-dai stinatei. mentre--per gM-a&iià-'-3ii"'pàs-. seggio si sonò acco^o!a-te^-di-uri--biA pezzo e sono, aderéntissinse;-. -per? jàSà». vimentt e praiud 1lsano^llH^5i^'• còij, orlature irregolari-a pHBtà'« a,'3"». stoni, o ancora gueraite di' vSim *» pizzi applicati sul rovescio deK-^ls-tura in modo che non vi xpi)aFÌse&. che un bordo. In alcuni modalìi'^rti vestiti da serale lunghezza di^lK-parf. te- dietro raggiunge il tacco'^òl!» «carpe mentre quella davanti., pia ccw-ta, non arriva ncppurs aHicivigUi». se si-aggiunge la «pura* deU'-òrló di tulle o di pizzo abbiamo- un' meéeU'iH che ricorda, anche troppo,, le-eiègan. Z6 1900. Ancora- una riesutaaLzionti d* catalogarsi col ritorno- dai- ventafhf « delle mairtelline di piurn» di strwjoiv

CroiMclietfe feniiiMt Maddalena. Charnaux, la ztoianissìma.

pilota, che ha trattato il "record; d%l-tjzza di aerei Usseri, nueSa '&',^tàc(tà ••iu: mille ckilome.tri Parigi .^Tri^aB e anche nuello sui cento c»t{OT»«f*j; à-sfat» decorata della Leeioti d'attore, (tlta.'àno-nficettza francese. Ha omttQ tcmàiitr^di appuntarle il nastrino Vpetto ,vn.%ltr'a, eroina dell'ala, la signora >fav^'Bast;i ben nota per le sur. prode^sé'eptàtorié!

' » • • - '. -

All'Accademia di Scliermq^ . flafi^tifa troT-'iamo la signora Gartlìté' 'j'Tmidt donna che 'possa al m<m<to,'.^«ia??-jrj tiialo di < ynaìtfe d'armes^-i. P{gB$,: n un- aptassronato •scHemtàtore! a.' S.ir3*tn>" anni già tentava di .tercér.e ^«ffe-l r"»» nella piccola, mano u». -•mirm3ee^'.,fio. retto che .il. padre a-ueva fattij-, tért a»-, for.ta per lei, poi /tt ia prir^ti:-q^jgi^ n,:ssa di .Francia e prima neif itemtti mtemaziomM- iemmìniff; òapo ^jsij^ji-loft,' dovendo persino, far IreiiiiSiiSrè'-.tr' statuti, la- sis^orar: Gatdtre •messi-, » « .*.-/.? sogno-ai-entrare- aiVAeea€èìfHir>eal molo, unico- nel- maiut/o- fe^mmUei. <tt « maestra dCarmf » - . ^ ,. ' '

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Ar.J';^'-

^«^.^S^t ••::m^iq^

Page 3: •r'k- L REGIM .t'-- •* : - E...L REGIM - •r'k- ".t'-- •* : - E f^ARTEPr 30 NOVEMBRE 1937 - AnnXVI *o CREMON A -XXI A.V • N. 2S5 hZZ! OALIOONAMCJMÌO 1.,1 , t„p„o-« :

^^-;:^#^jf^^i^p.py|M^i;Jiy^^ii4|^^ ...... ,-^.-

« IL REGIME FASCISTA % — MMttfl 30 Novembre 1937 • Anno XVI

C R O M A . C iin FÉii n i il fiÉ

aei dirigenti provinciali dell'O.N.D. i mat t ina, a l F i lodram-

b\ olto il quar to r a -ittale dei d i r igent i del

1 i l 1 aduno, si è svolto • e Nella p r ima pa r t e .

I hanno pa i i a to fra lo-1 a a e z i o n e del Segre -aciale del Dopolavoro

ila e del console Laz-*oie della seconda zona, . te rne re la t ive alL'orga-e al modo migl iore pe r

a Nella seconda pa r t e , ' a t o l e so conto del l 'a t -

ita ne l l ' anno XV.

jiiBiie isre ieoio ara della relazione Iian-o anche le au tor i tà , i r a ^ etto S. E. Carini , il

j Feaera le , il vice P r e -Diovmcia, il Questore ,

i a tULto pa ra to a tes ta . i.' p iovevano dal le log-

" jnci\ano il paicosceni-. ic e rano ammassa t i a

iruorno a l l aba ro p r o -^agl iardet t i dopolavo-

' a ie re e d r app i con il ^la del Dopolavoro pen-j e colonne. E t u t t a la .^nllerie, e r ano gremi te II del Dopolavoro giun­

ca da tu t t i 1 ^ e s i del la

^ ) 1 on Far inacc i è en t r a to 1 1 convenut i sono scat-V ai applaudendo, m e n t r e aei l i ven ivano alzat i e

'ia<;costa d ie t ro i l d r a p -p'io in tonava le canzoni

^1^ no SuDiio dopo, la mas-L a i r e t t a da l maest ro

r ini Oirettore tecnico p ro -1 er la musica, in tonava

1 Dopolavoro, coronato a l -au lunìjni applausi . All ' in-,1 begre ta r io lederale , i

ut hanno alzato il loro fer­mai uto al Duce; quindi il 1 ar a ta h a da to l e t t u r a ' de l l a

xd. T

ae 'd '!„ \ r (

Ila I 1 ' CO""

rae ' e a ' ^ n e sull 'at t ivi tà svolta dal D( rr \ 01 o provinciale e da tu t t i 1 D( uoiavoro della provincia nel co"o a eli anno XV.

i^h lia messo in ri l ievo p r i m a •e atto alcune cifre p roba to r i e :

e itt. in p iovincia sono 27.500 \a,_ e. dire 4375 più dello scorso anno e le organizzazioni Ccomu-Inali. rural i , r ionali , aziendali) so-|no 2a0 con un aumento di 25 in confronto all ' anno precedente . IPaiiando dei giochi e degli sports ipopoiari, U re la tore ne ha messo in rilievo la continua efficenza, ed ila aggiunto come dal le gare di squadra t i sia passat i alle com­petizioni individuali in nuovi r a ­mi, quali la lotta, il pugjdato, E nuoto, ecc. In questo campo, l 'at­tività femminile è s ta ta fervida, il Cile fa spera re in maggior i pros­simi sviluppi. L e gare di boccie •hanno t rovato in ogni Dopolavoro. .felle di aderen t i e le sezioni boc-aofiìe sono in continuo incremen­to. Anche il canottaggio ha r ip re -JEo la sua at t ivi tà; e le gare per (la disputa della « Coppa Far inac-|ciì) hanno visto la partecipazione ;di tut te le società cremonesi con (ben 24 equipaggi, uno dei quafi; .per premia, è s tata- dnt/iato •-'Bii icanreionaii nazionali d i Como.

Le squadre femminili hartno-'ia" jio.'o volta lavorato con~ 'gfatìaé :senetà di intenti . Al pr imo con-Icorso ginnico-atletico femminile Isvoltosi a Roma, ha par tecipato iima squadra composta esclusiva-jmente da operaie della Cavalli e 'Poli dì Cremona, che ot tennero una lus inshiera classifica nei p r i ­mi campionati zonali 'e m quelli nazionali di at let ica leggera le nostre dopoiavoriste hanno ot te-'nuto buone classifiche.

L'escursionismo -r- che ha p ro -icurato al Dopolavoro provinciale jsegnalazioni ed e|J.ogi da p a r t e del­la Dli-ezione gene ra l e — ha se­gnato un notevole incremento. Ol-Itre alla se t t imana in montagna e 'alla giornata del la neve , sono sta-:te effettuate numerosiss ime gite. organizzate sia da l Dopolavoro provinciale che da l le var ie sezio-;ni, .senza tener conto dei r adun i svoltisi il 21 apr i le , ai qual i han ­no partecipato non m e n o di cin-Quaniamiìa persone .

MiBllestszifiDi sriisticlie Dopo aver de t to degli svi luppi

òella sezione scacchistica, il r e l a -iun l,a par la to delle f i lodramma-i'C 1 che hanno lavora to a t t iva­rle' e e la cui a t t ivi tà ha culmi­na- mn lì IV concorso provin-fis nurante il quale se t t e corn-J-'f . SI sono avvicendat i a l la r i -tai „ Complessivamente le reci te "no tate 55. Ma quello che deve f-"" par t ico larmente segnalato, « ' ' o del Car ro di Tespi, che '<! u Dresentato l 'operet ta j4.ddio <'r, 11lezza'. e la comniedia l fra-' " rastigìioni i n 37 paesi, da-^fi^'i a non m e n o di qua ran tami ­la jji -<:one, po r t ando il t ea t ro là "^e r ima n o n e r a m a i s tato e < on' juendo a un 'opera a l t amen­te ( jcat iva .

^ imnlessi musicali sono 27, le «T t re ad a r c o 10, quel le a Pit ) 2, a l t re t tan t i sono i gruppi P r e s rh i pe r canto e danza, ^ 1 r ora è il « t r io vocale ». I ' iii'E-^o le m.anifestazioni di

questi g r u p p i sono s ta te , nell 'an­no 579, .'senza pa r l a re sia del con­certo vocale ad Annicco che della par tec ipazione dei Dopolavoro di Pade rno e di Crema al concorso radiofonico.

Anche quest 'anno, l ' insegnamen­to professionale ha avuto le a t ­ten te cure del Dopolavoro. Sono stati istituiti corsi per meccanici, falegnami, mura tor i , sa ldatura au­togena, verniciatura , disegno tec­nico, stenodatti lografia, specializ­zazioni meccaniche a Pizzighetto-ne. San Salvatore, Crema, Gus-Fola. Castelleone e, na tura lmente , Cremona. Anche i corsi per do­polavoristi adul t i pe r il consegui­mento della licenza e lementare o gli a l t r i d i agrar ia , sono stati ben frequentat i . At t raverso conferenze o p e r mezzo della distr ibuzione di libri, è stato eccitato negli ope­ra i il desiderio di apprendere ; r a ­dio e cinematoerafo, sonn stati il più possibile diffusi; i festeggia­ment i r ionali e le sagre dei paesi, hanno avuto dal Dopolavoro nuo­vo impulso.

Fascisfiio oioiiGlitico Non esiste da noi un costume

regionale ben definito; è stato possibile, però," r icostruire qualche foggia, che m r adun i folcloristici hanno ot tenuto buon effetto. Nel-Tanno in corso, presso ogni Do­polavoro sarà messa in costume una coppia, così che sarà facile, in caso di gare, real izzare una numerosa rappresentanza cremo­nese. Sia l'ufficio per l 'assistenza sociale che- quello per gli inse­gnament i igienici hanno ben fun­zionato, coronando così l 'att ività del Dopolavoro anche in questo campo. Concludendo, il segretario provinciale ha espresso la ferma volontà di tu t t i i dir igenti del-r o . N. D. cremonese, di lavorare sempre più e sempre meglio.

Si è poi alzato 0.. Segretario fe­derale , il quale ha rivolto al Se­gre tar io provinciale del Dopola­voro ed a tu t t i i suoi collabora­tori , una paro la di encomio. Egli ha poi r icordato come il Dopola­voro, voluto dal Duce nel 1925. sia stato realizzato dall 'on. Fa r i ­nacci — che ha fondato e mant ie­ne monolit ico il Fascismo cremo­nese — men t r e copriva la carica di Segre tar io del Par t i to . Ha p ro ­seguito r icordando qual i sono i compiti del Dopolavorista ed ha t ra t teggia to a grandi l inee quello che dovrà essere il p rogramma della futura at t ivi tà dell 'organiz­zazione nel la nos t ra provincia. Con par t icolare comniacimento ha r i levato il giro effettuato in p ro ­vincia dal Carro di Tespi che. nel corso dell 'estate ventura , tocche­r à possibilfnente tu t t i i centr i pro­vinciali, specialmente i minori .

L 'oratore ha detto dei vincoli che uniscono il Dopolavoro al Par t i to del quale, sotto certi r i ­guardi, è la prosecuzione: ha con­cluso fra gli anplausi. affermando che i Donolavoristi . orgogliosi d i annar tenere a onesta organizza-

'h'bn-éJ'^si'^tiPSffiaHéràiihb'^ti'éì-'farlS' Progredi re e'Vniglioràre; nfer no­me del .DUjce.'. ,^ .

Chiamato con vivi, affettuosi ap­plausi, si è alzato l'on. Farinacci il quale, dopo avere a sua volta elogiato sia il Segrerarìo federale, presidente prouineiale del Dopo-lavoro, che il Segretario provin­ciale ed i suoi collaboratori per i superbi ' r isultat i raggiunti, ha ricordato come il Dopolavoro sia stata lina delle più discusse fra le orgamzzazioyii ideate e create dal Duce. Indice Q!x.esto che nel Dopolavoro vi è qualcosa di fon­damentale, di inconfondibile, al­trimenti non avrebbe saputo atti­rare tanta attenzione nel mondo.

'Poi, progTessivamente, il Dopola-voro è andato diffondendosi; ed oggi, non è p iù una istituzione so­lamente i taliana, ma altre Nazioni r i tanno esperimentato ed attuato. Tanto è vero che nella prossima primavera, a Roma si svolgerà il congresso internazionale dei Do­polavoro, che avrà per motto « La­voro e gioia»». Motto profonda­mente espressivo, in quanto ri­flette la voìxtntà del Duce: assicU' rare lavoro ad ogni operaio; dar­gli con il lavoro la gioia della vita.

Jj'ùn. Farinacci, ha poi ricordato-i dopolavoristi di tutta Italia che sono caduti in Africa, per la con­quisto dell'Impero o in Spagna per ìa redenzione di quella te r rò dall'idra bolscevica. Quei Caduti. indicano a tutti i loro comerati la luminosa via del dovere. Se­guendo la quale, nel nome del Duce, i dopolavoristi potranno contribuire al -potenziamento del­l'Italia imperiale.

lina, lunga acclamazione ha co­rona to i l discorso dell 'on. Far inac­ci. Poi , con u n nuovo, entusiasti­co saluto a l Duce, la r iunione si è sciolta. P recedu t i dal la banda e dal gruppo dei vessilli, i dir i ­genti provincial i del Dopolavoro, si sono reca t i al Palazzo della Ri­voluzione, ove hanno deposto una corona nel Sacrar io dei Caduti.

CIT

inaugurerà in Piazza del Comune

la "Vittoria di Ca!vatone„ e terrà

una conferenza ai Teatro Ponchielli

Come SI è annunciato, sabato prossimo sarà fra noi il Mare­sciallo d'Italia Emilio De Bono; che, su invito dell'on. Farinacci, ha accettato di inaugurare l'anno accademico alla sezione cremone­se dell'Istituto di Cultura Fasci­sta. Il Maresciallo De Bono pre-senzierà anche alla cerimonia dell' inaugurazione della « Vitto­ria di Calvatone », posta sotto ^il portico del palazzo dei Militi,, a ricorda delle, origliti, romane di Xjf emona. ,'-La ^ai2id„ gplIbcataJ-su una co­

lonna'in- pietra 'SÌm,ona è stata donata al Comune di Cremona dal Comitato per le celebrazioni Stradivariane, ed è la riprodu­zione esatta d i quella originale, t rovato circa un secolo fa, in ter­ritorio di Calvatone e che attual­mente si trova al Museo di Stato di Berlino. La riproduzione, per­fetta in ogni sua parte e nella doratura originale, venne esegui­ta dal Gipsfarmerei der Staatli-

chen Museen di Berlino. Un cal­co di detta Vittoria, trovasi at­tualmente esposto anche alla Mo-bira Augustea di Roma.

Ecco il programma delle ceri­monie : alle ore 16 di sabato, a-vrà luogo in Piazza del Comune la consegna al Podestà e l'inau­gurazione della « Vittoria », alla presenza del Maresciallo De Bo­no, delle autorità e gerarchie cit­tadine e della popolazione. T^t.

Alìe'^'ore "19 il. IfazésciàUo De. Bono ' Sparlerà nei Tea t ro Pon--cAielli;cinìiugurcmda..-;i'anno. accmr demico'>t:deW'lsti'tnto- Fascista'' '"di' Cultura.

Per regolare l'accesso al teatro, è stabilito quanto segue: Le au­torità provviste di speciale bi­glietto troveranno posto sul pal­coscenico. Ai posti di platea, del­la p r ima galleria ed ai palchi po-tranno accedere le persone mu­nite di biglietto d'invito; che do­vranno però occuparli alm.eno 10 minuti prima delle ore 18.

L'assemblea dei combattenti Federazione dei Fasci d ì G u s s o l a

Nel teatro di Gussola la Sezio­ne dei Combattenti ha tenuto la assemblea annua le dei soci, p re ­sieduta dal Comandante di Zona magg. G. Denti . Questi, dopo il saluto al Re Imperatore e al Du­ce, ha dato la parola al presidente cav. Somenzi per la relazione morale e finanziaria dell' annata , la quale venne approvata a l l 'una­nimità . Si è proceduto in forma ufficiale alla consegna dei distin­tivi di combattente ai giovani ca­merat i che in te r ra d'Africa han.= no saputo con il loro sacrificio conquistare l ' Impero. 'Ha quindi preso la parola il magg. -Denti, esaltando il glorioso passato di tu t t i i reduci, invitandoli a per ­severare m quella disciplina che si è forgiata sui campi di bat ta­glia del Carso e del P iave . Ven­nero spediti te legrammi di devo­zione all 'on. Farinacci, a l senatore Carlett i e all 'on. Mori, pres idente federale. L'assemblea ebbe t e r m i ­ne con il saluto al Re Impera­tore e al Duce.

Termina ta l'assemblea, la Dire­zione del teatro, con spirito vera­mente fraterno, ha voluto proiet­t a r e la pellicola K Scarpe al sole », rievocazione del combattentismo.

Rappor t i

Diret torio del Fascio di Cremo­na. — Questa sera, alle ore 18,30, terrò rapporto, al Palazzo della Rivoluzione, ai componenti del Di­rettorio del Fascio di Combatti-mento di Cremona.

Diret torio Federa le ed Ispet tori di ' Zona. — Mercoledì, V dicem,-bre, alle ore 11, terrò rapporto al Palazzo de^la Rivoluzione ai com­ponenti del Direttorio federale e agli Ispettori federali di Zona.

Nomine

Fascio di Vaiano Cremasco. — Il camerata Luigi Vailati , pe r im.-pegni pro/essionalij mi ha rasse­gnato le dimissioni da Segretario del Fascio di Combattimento di Vaiano Cremasco. Lo ringrazio duella collaborazione prestatami.

L'Ispettore federale della deci­ma Zona assume le funzioni di Commissario straordinario dpi F a ­scio. ,

Fascio di Corte de ' Fra t i . — Il camerata Aldo Quaìni, per natu­rale avvicendamento, mi ha ras­segnato le dimissioni da Segreta­rio del Fascio di Combattimento di Corte de' Frati. Lo ringrazio in modo particolare per l'attività intelligente ed appassionuta data, per lunghi anni, a favore del Par­tito.

L'Ispettore federale della sesta Zona assume le funzioni di Com­missario straordinario del Fascio.

Provvedimenti disciplinari

Fascio di Combatt imento di Cre­mona. — Ho ritirato la tessera al rag. Luigi Piccinini, appar tenen­te al G. R. F. « Vittorio Podestà », iscritto al P.N.F. dal 31 luglio 1933, perchè autore di lettere ano­nima; offendenti il decoro del ge­rarchi.

IL SEGRETARIO FEDERALE

Sei centesimi sopra una quaterna

La fortuna ha soltanto sfiorato una donnetta che lavora in una filanda della nòstra città. La don­na si è presentata al Banco Lotto dì via Malta ed ha giocato quat­tro numeri: 3.- 25, 48. 51. Li ha giocati'per due ruote: Milano e Venezia. Sono usciti tu t t i per l'e­strazione di Venezia.

Senonchè la vincita non è di-quelle sbalordit ive, che fanno cam­biare il corso di una esistenza e delle qvydli, ogni tanto, si occupa­no i giornali. Tutt'altro. La don­netta, infatti, non entrerà in pos­sesso che dì 4000 lire. Perchè ella non ha puntato che trenta cente­simi, così suddivis i : dodici cente­simi per l'ambo, dodici per il ter­no e sei per la quaterna. Non è una vinci ta sbalordit iva; però la sormP'etta costituirà sempre una provvidenza per una famiglia po­vera come quella della vincitrice. La quale, a quanto pare, ha trat-tro i quattro numeri da uno dì quei « pianet i della fortuna » che i mendicanti offrono a chi regala loro un soldo.

-^—CDOC=—^

Gii orari delle tranvie Da domani sulle tram-vie p rovn-

ciali andranno in vigore gli orari in­vernali. Eccoli:

Partenze ; Casalmaggiore : 7,30, 11,50, IS.BóC*). 15,25, 1S.15 — Osiia-no: 7,35, 11,55, 15,20, 18,20 — Isola novarese: 5,5(*). 7,35, 11,55, 15,20, 18.20 — AsoZa; 5,5(»), 11,55, 15,20, 18,20.

Arrivi: Casalmaggiore: 7.20, 9,10, 13,30, 17,43, 19,15(*) — Ostiano: 6,48 9,21, 11,29(*), 14,26, 17,53 — Isola Bavarese: 6,48, 9,21, 14.26, 17.53 — Asóla: 6,48, 9,21, 14,26, 17,53.

I treni segnati con (*) sono misti. Gli altri sono servati da Littorine.

LeanÉniaKoiiegioiìElFagwi Si sono svolti gli esami di am­

missione al Collegio dei ragionie­ri della provincia di Cremona. Sono stati promossi i s ignori : rag. P ier Gaetano Amigoni, rag . Anto­nio Benelli , rag . Amedeo Mazzini, doti . r ag . Franco Supert i .

La Commissione esaminatr ice era composta dei s ignori : rag . Ambrogio Gaboardi , presidente; Bellincioni cav. avv. Alberto, dott. prof. Ugo Benedet t i , rag. Franco Lucchi, membri ; dott. rag. Gian Carlo Magnoli, segretario.

lezioni I S ì s u S T i S i o n i s t i Nel salone delle adunanze del

Palazzo vescovile saranno svolte da mons. P r in i a lcune lezioni r e ­ligiose pe r i professionisti. Le le­zioni, che av ranno inizio al le ore 21. sa ranno effettuate nel l 'ordine seguente :

Questa sera : « Il fenomeno r e ­ligioso »; venerd ì 3 dicembre : « La spiegazione psicologica »; mar ted ì 7 : « L a spiegazione sociale»; ve ­nerd ì 10 : « La spiegazione cat to­lica »; mar ted ì 14: « L a rel igione».

Federazione Fasci Femniinili Ispet torato Femminile della G.I.L.

Sollecito le Ispettrici di Zona a t rasmet te re le proposte per la nomina delle vice-Ispettrici della G. I. L... allo scopo di completare i quadr i e per raggiungere un pronto, perfetto inquadramento delle organizzazioni giovanili fem­minili.

L'Ispettrice Fed. della G.I.L.

Bollettino meteorologico del B. Liceo Scientifico

Pressione almosferica letta e a Oo: alle ore 14 : -.76^,67. — Stato del cielo : sereno. — Temperatura • massnna +'8)5; minima —1,1 .

Incidenti e disgrazie Cadendo in malo modo, l a ca­

salinga Amal ia Scampa" fu Tmè^ 'ria, di a n n i 53, domicil iata in via Oberdan 6, si produeeva la frat­tu ra del -CO-IIQ' del piede-,siriistpd, ili séguito al la qua le é s tata r ico-vereta, a l l 'Ospedale.

— Lo scolaro Rino Soana di Achille, di anni 9, abi tante in via Giuseppina 37, è stato ieri r icove­ra to al l 'Ospedale pe r la f ra t tura del femore sinistro, r ipor ta ta ca­dendo.

— L a c inquantenne Pier ina Tan­sini fu Aless'andro, ab i t an te in via Carso 4, è s ta ta giudicata guar i ­bile in qua t t ro giorni p e r una contusione a l braccio destro.

— Guaribi le in una se t t imana è stato giudicato il vent ic inquen­n e Nello Pedemesch i di Dante , d imoran te in via S. Giuseppe 9, il quale p resen tava contusioni e abrasioni al la regione sopraciglia­r e sonlstra.

— Cadendo, la se t tantac inquen­ne Rosa Camal ini fu Antonio, do­miciliata in vìa Lungas t re t ta 7, ha r ipor ta to u n a fer i ta lacero con­tusa al la regione sopracigliare de­s t ra guar ibi le in nove giorni.

Esercenti puniti Nell 'udienza di ieri in P re tu ra

il Giudice avv. Mario F e r r a r i ha condannato a L. 200 di mul ta i frutt ivendoli Francesco Quran ta -ni, Corso Garibaldi 42, e Giusep­pe Galletti , Via Pa les t re 8, pe r ­chè vendevano mele a prezzo su­per io re a quello fissato dal li­stino.

Nella stessa udienza Giovanni Leoni, da Pizzighettone, è stato condannato a cento l i re di am^-menda pe r aver venduto vino senza indicarne la gradazione a l -coolica- e. ' pe r identica infrazio­n e alle dispositioni di legge, an ­che Angelo Grazzani, da Pizzi­ghettone. è s tato condannato a l ­l ' ammenda di L. 100. Di queste due ul t ime sentenze il Giudice ha ordinato la pubblicazione su II Regime Fascista.

(i programma delia radio STAZIOXI rr.VLI.\JS-Iv — • UniM.o

Ronui. Ore 12,30 e 13,40 • Orcht i i rma Fil ippini; 16,40; I,a caintrata dei Uahlla e delle l'iccolc I tal iane; 17,15: -Soprano -liba Anzellott! e piani'-ta B (jiurnuna, .:r : « I l congrcdo », commedia di U. Si-moni; 32,15: Concerto. — Gruppo .1/1-faiio. Ore 11,30: Trio Chcsi-Z.iuardclli-Ca^-boue; 13,75 : Val/,cr e bdllahih celebri; iq e 20,30: Mu.^ica varia, 21 : « Argao-lina in bocca », cji Pares Yeher e V. Pa-rys. — Gruppo Firenze. Ore 19 : Musica varia e can ioni ; .19,13 ; Sehi del giorno; 19,25 ; Quando si canta al ritino di dan. za; 20,30: Concerto dì inuaiche, teatrali-; 21,40 : Pagrine di romanzo. 1 1 Promessi Sposi », dì ' Manzoni.

ST.4ZICnsri E S T E R T E . — Orc 19,10, ~^mhuTg&: Concerto Orchestrale; Ber­lino; Musica leggera; 20,15, Bucarest: Musica di Verdi; 19,40, Vienna : jMuriica viennese; 21,30,-Parjjri P.T.T., Marsigha, Grenoble : Trasmissione dall 'Opera Co-mÌQnc; 22, Lìc^senibiirgo ' a II flauto ma­gico ?, di ^foz:irt.

Spétiacaii d'o^ POLITE.^MA VERDI

Compagnia di Prosa Melato - Car-nabuci-Sabbat ini-Calgbrese con la novità di Harwood e Jesse : « I L . P E L L I C A N O » . Ore 21.

CINEMA ITALIiL « UN DRAMMA SULL'OCEANO »

con Pe te r Lor re . Dalle 14 alle 24.

^ CINEaiA FILO « ftlENO FANTASMA a con Sally

Blane-Char ies S ta r re t . Da l l e 14 a U e 2 1 .

Bollettino demografico dei' Comune di Cremona

P r o s D e t t o d e l g i o r n o : i 29 novembw T937 XVI

NATI N. 15 più — nati morti, più —

nati vivi e morti prima della denuncia - MORTI H. 9

iWATRIMONl N. 3

.Morti. — Castaldi Francesco vcd. Mi­lanesi Maria, ii 'anni 72, pensionato, via del Sale, 8. — t*astorini Costantina, nu­bile, d 'anni 20, operaia, Ospedale Mag­gi ore, Vescovato- — Bazzani Luigi eoniu-lìato Ma^^seroli Carolina, d'anni 23, im-piccrato, .Sanatorio, Varese. — Bolzoni fliovanna con. Sambu.'Scti Libero, d'an­ni 57, casalinga, Ospedale Maggiore. — drappelli Costanza, nubile, d'anni 77, casalinsa. Istituto -Ancelle, — Manto­vani Giuliano ved. Zaniboni Domenica, d'anni 76, invalido, Istituto « Pace ». — De Slichcli Dino, celibe, d 'anni 32, auti­sta, via Cantore, 7. — Castcnedoli Carla, di giorni 6, via G. da Cremona, 3. — I''rittoli Kosa vod, ,Maèzani Giuseppe, di anni 73, e.-isalinga^^via Brescia, 9.

Mafrijnoìii iu:lebrati. — Somenzi Ren­zo, opt raicj, jcon Zanonì Rosa, operaia. — I.oeatclh Emilio, <.;iornalUTo, con Ri­naldi Elide, contadina — Cremona Ro­dolfo, inatera-ssaio, con Bassi Emilia,, sarta.

POLITEAMA VERBI

gaesta sera; "Il pellicano,, s t a se ra al Verdi, avrà luogo la

recita della Compagnia i tal iana di Prosa Melato-Carnabuci-Sabbat l -ni-Calabrese con « Il pellicano », commedia nuovissima m quat t ro att i di Harvood e Jesse, che già ot tenne m molte città, un succes­so calorosissimo. - Stasera, dopo un « digiuno » di

parecchi mesi, r i torneremo, cosi, ad un po' di buona prosa. E che il « digiuno » abbia « pesato » sul pubblico, lo dimostrano già le nu­merosissime richieste di palchi e pol t rone per lo spettacolo odierno,

Abbandonata , sia pu re fugace­mente , la bianca tela cinemato­grafica, la vasta sala del Pol i tea­ma r ip renderà stasera, sfolgorante di luci, l 'aspetto leggiadro delle tradizionali prémieres tea t ra l i . La folla che presenzierà alla reci ta di Maria Melato valga ad incorag­giare la Direzione del Verdi per nuovi spettacoli del genere.

:>-o<>o>-s

La Buona Usanza P-VbTORIXI COST. \ :N-TI>^A. — Le

maestranze di « Resti me Fascista » of­frono- Infanzia .abbandonata, l i re 20; Dercbitc, lire 20; Provvidenza, l ire 20; lUion IMstore, lire 20.

MEFCIII BARBIERI JIARIA, — Sor­domute Canossianc ; Cavana Maria Bar­bieri, lire 30

por.fTKAJMA. TERÉir

Compagnia Italiana di prosa

MELATO -CARNABUCI SABBATIM - CALABRESE

Stasera Martedì, 30'Novembre i 937

alle ore 21

UNICA RAPPRESENTAZiONE STRAORDINARIA

c o n :

IL Commedia in 4 atti di Har-wood e Jesse.

= N O V ! T À = =

CREMOWA - P i a i z a K o i n a , IO - T e l . l © - 4 0

" 1 5 1 9 . • - " à U i U S I I . - " B I O L L i . - " 5 0 0 . . Con e senza aut'sta - Servizi di lusso e sposalizi

Si disimpegnano •

POLIZZE c e FRANCESCa

v i a M a z z i n i , 1 5

P E Z Z I A R I O CHEMONA-Via Piataiiìr 5 - Tot 19-62

CàUBOm IIDUSIilMi E Dà RISCALDAMENTO

ECHI DI CRONACA

CINEMA ITALIA

Oggi Ultime r OD ilrai!i!nasiiirO[eaiQ„ Sullo schermo de l l '« I ta l ia »,

avranno luogo oggi, dal le ore 14 alle 24 in in ter ro t tamente , le u l t i ­me proiezioni di « Un dramma sul­l'Oceano ». una forte e incalzante vicenda di aud&cie aeree , di p iani t rafugati , di lot te d i . spie e d i un amore che vince ogni insidia, ed avversità-. Ir ; terpreti : ' Peter 'Lh}~ré', Brian Donlevy e Ralph Margan,- -

Un ' film straordinario: ' ' "" " Tre ragazze In gamba „ aoteatito successo della Mestra di Venezia

La Nuova Universal presenterà domani al Cinema Ital ia « T R E RAGAZZE Ii\r GAMBA», il film che ha r ipor ta to un clamoroso trionfo alla V Mostra In temaz io ­nale d 'Arte Cinematografica di Ve­nezia.

E' un film delizioso, adorabile, incantevole, fresco, d 'una dolcez­za tu t ta casti tà e soavità ed è mi ­rabi lmente in te rpre ta to dal l 'adole­scente prodigio Deanna DUrbin, d'anni 14, e da un 'e le t ta schiera di ar t is t i , fra i quali Barbara Reed, Nan Grey, Bìnnie Barnes, Char­les Winninger, ecc.

A cominciare da domani, p u b ­blicheremo per esteso i lusinghie­ri, entusiastici giudizi espressi dai critici dei pr incipal i giornali i ta­l iani su questo eccezionale film senza precedent i .

^ - o o o — «

Il treno lampo a Cremona Chi avesse pensato, pochi anni

orsono, alla costruzione di un t r e ­no che potesse raggiungere ima velocità di circa duecento chilo­met r i orar i , avrebbe cer tamente corso il rischio di essere conside­ra to a lmeno u n anormale; m a ora che questa meravigl ia esiste, non possiamo che r imanerne sbalordit i .

Immaginate i vantaggi di que­sto modernissimo mezzo di loco­mozione che può t r aspor ta re cen­t inaia di persone d a Cremona a Milano in meno dì mezz 'ora e ve n e rendere te conto.

Oggi alle ore 14 i l t r eno lampo sa rà visibile a tu t te le persone che sì r echeranno a l Cine Filò pe r assistere alle proiezioni del m a ­gnifico film R. K . ' 0 . Radio Pic tu-res « Treno Fantasma » legato da una t r a m a fortemente d rammàt ica ed in te rpre ta to da Sally Blane, Charls Starret e Hardie Albright.

Proiezioni cont inuate dalle 14 aUe 24.

CINE; FILO Grule smsso dei suDerlU B. K. 0. RIIO PKTIIIIES

Uaa vertiginosa ed emozionante trama di amore e di lotta con

Sally Siane - Cliarles S M - M i e illiriiitt Regìa : THOMAS ATKIINS

-<»K"

speHacofi cimtlimatt^ rtaUe ore 14 aUe ore 24

I m m i n e n t e

REGINA DELLA S G A U con M a r g t i e r t t a . C a r o s l o

IL PIÙ GRANDE FILM MUSICALE ITALÌI^NO

POLITEAMA VEEDI

Domani: "Sangue Gitano,, s tasera , al Verdi, l 'attesa reci ta

della Compagnia di Prosa Melato-Carnabuci-Sabbat ini-Calabrese.

I ba t tent i , de l tea t ro ve r ranno aper t i alle ore 19,45, precise. ' Domani, mercoledì, inizio .delle visioni dei film: «.Sangue Gitano», presenta to dalla «XX Secolo Fox ».

Dal l ' I r landa pit toresca e sugge­stiva alla S p a g n a . a rdèn te e tor­menta ta , si . svi luppa, . a t t raverso episodi àwentuixisi , . .passionali, drara^matici, sportivi; iV magnifljco intreccio di questo film che svela la raggiunta perfezione del Tecni-color e na r r a la singolare vicenda di un poetico a m o r e comandato dal Destino e ostacolato da p re ­giudizi di razza.

Annabella, Henry Farida e Leslìe Banks •sono i perfet t i in terpret i principali-. • . i . •-

>-O^C:>-< •

Alta d i s t i n i r i p n e alla Ditta Dondi Lorenzo

S. M. il Re e Impera tore si è degnato .di concedere alla Ditta Dondi Lorenzo del Cav.' Cinquett i Alceste,- l 'alto onore di t enere in­nalzato lo Stemsna Reale sulla insegna del suo' Stabi l imento in Cremona -pei- la fabbrìcaziorte del Tor rone e Mostarda con la leg­genda: . « B r e v e t t o del la Reial Casair.

i^triPYroni)| al i » O L I T E A M A

i, 1° Dii ava ^'

da domani mercoledì, vedre te ai

CINEMA ITALIA un film straordinario!

AGAZZE

lì più schietto, entusiastico sirccesso d ^ i a

V* Mostra Internazionafc di Venezia

interpretato dalle tre giooinette : •

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